L'INCENDIARIO APPICCO' IL FUOCO ALL'APPARTAMENTO DI DUE ANZIANI CONIUGI
Agenti della Polizia di Stato appartenenti alla sezione "Investigativa" del Commissariato P.S. "Oreto-stazione" hanno tratto in arresto Mirabelli Francesco, 63enne pregiudicato palermitano di Corso Tukory, ritenuto responsabile del reato di tentato omicidio premeditato ed incendio doloso.
La Polizia di Stato è riuscita così a risolvere il caso del misterioso incendio che, lo scorso 13 febbraio, attentò alla vita di una coppia di anziani coniugi di corso Tukory, uno dei quali cieco e del nipotino di appena 9 anni.
I tre stavano riposando nella stanza da letto del loro appartamento, in una palazzina a due piani, e non ebbero il tempo di accorgersi che delle alte fiamme, partite dalle persiane del piano terra avevano già avvolto gran parte della facciata.
Soltanto il caso, il passaggio di un automobilista che diede subito l'allarme ed il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco, evitarono conseguenze drammatiche al nucleo familiare.
Punto di partenza delle indagini dei Poliziotti del Commissariato P.S. "Oreto-stazione" fu la relazione dei Vigili del Fuoco che certificava la dolosità del rogo.
Fu quindi operato un accurato screening della vita degli anziani coniugi.
Ai poliziotti sembrò subito che la coppia conducesse una vita tranquilla e senza alcuna zona d'ombra, eccezion fatta per un unico elemento di attrito: le violente e ripetute beghe condominiali con un vicino di casa, sfociate già in una pregressa lite giudiziaria ed acuite dal loro fermo rifiuto opposto alla proposta di acquisto dell'immobile da parte del vicino stesso.
Abietto e futile per quanto potesse sembrare a giustificare un così eclatante tentativo di omicidio, il movente fu ritenuto sufficiente a far proseguire le indagini ai poliziotti che effettuarono così delle perquisizioni nel domicilio del sospettato e, soprattutto, visionarono le immagini registrate dalla telecamera fissa di un esercizio limitrofo all'appartamento dato alle fiamme.
Dalle registrazioni filmate venne così fuori la sagoma assolutamente compatibile con quella del sospettato che, nell' ora presunta dell'attentato incendiario, fu vista transitare a poche decine di metri dall'appartamento, proprio in direzione dell'appartamento .
All'andata, qualche minuto prima che le fiamme divampassero, l'uomo fu visto portare in mano un sacchetto di plastica contenente una bottiglia, al ritorno invece, qualche minuto dopo la deflagrazione, fu visto transitare con le mani in tasca e quindi senza il contenitore che, peraltro, era stato rinvenuto dai Vigili del Fuoco poco distante dall'appartamento.
La perquisizione domiciliare nell'abitazione dell'uomo servì ad integrare gli elementi di prova già in loro possesso: fu infatti recuperata una piantina planimetrica dell'appartamento dei coniugi il cui possesso l'uomo non seppe giustificare e, soprattutto, consentì di recuperare la stessa tuta utilizzata dall'uomo immortalato dalle telecamere e quindi dall'incendiario.
A riprova della acrimonia del Mirabelli nei confronti degli anziani coniugi, il malvivente, pur immaginando che la Polizia stesse su di lui indagando, ha continuato ad infierire sugli anziani coniugi, rei di non avergli voluto cedere l'immobile, con minacce e messaggi intimidatori.
Mirabelli è stato così tratto in arresto e risulta recluso presso la locale casa circondariale.
Il provvedimento di Custodia Cautelare è stato disposto dal Gip del Tribunale di Palermo, d.ssa Mario Pino su richiesta del P.M., dr. Grassi.
Palermo, 4 Ottobre 2010