I TRE NOMADI SI SONO RESI COLPEVOLI DI VIOLENZA SESSUALE, ESTORSIONE
Ieri sera agenti della Polizia di Sato, in servizio presso il Commissariato di P.S. San Lorenzo, hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti di tre nomadi: ABAZI Ergian, nato a Palermo il 07 febbraio 1992; SALI Emra, nato a Palermo il 25 dicembre 1987 e MEHMETI Ahmet, nato a Kosovo Polije (ex Jugoslavia) il 29 novembre 1983, tutti residenti presso il Campo Nomadi del Parco della Favorita di Palermo e tutti responsabili dei reati di estorsione, violenza sessuale anche di gruppo e sfruttamento della prostituzione. Inoltre i tre venivano indagati in stato di libertà anche per minaccia, lesioni personali dolose, porto di oggetti atti ad offendere la persona.
In data 23 settembre 2010, alle ore 13.40 circa, la "Volante Zen", su disposizione della Centrale Operativa veniva inviata in via Case Rocca (Parco della Favorita), ove era stata segnalata la presenza di una persona che aveva subito una violenta aggressione fisica.
Giunti sul posto, i poliziotti notavano la presenza di una donna riversa per terra, dolorante e con evidenti segni di percosse su varie parti del corpo, pertanto si richiedeva l'intervento sul posto di personale sanitario del servizio di emergenza 118, che provvedeva ad accompagnare la donna presso l'ospedale "Villa Sofia" per ricevere le cure del caso.
La donna raccontava di aver subito poco prima un'aggressione fisica da parte di persone a lei note.
La donna raccontava che da circa 3 mesi svolgeva l'attività di meretrice proprio nella predetta via Case Rocca, dove, fin dai primi giorni del suo stazionamento in quel luogo, le persone, resesi responsabili dell'aggressione nei suoi confronti, l'avevano ripetutamente costretta a concedere loro prestazioni sessuali di varia natura per consentirle di poter svolgere il meretricio in quel luogo sotto il loro controllo, minacciandola di morte in caso si fosse rifiutata .
In data 23 settembre 2010, alle ore 13.00 circa, ancora una volta la donna veniva avvicinata ancora dagli stessi uomini che le richiedevano delle prestazioni sessuali. Stavolta, però, la donna, stanca di subire le continue angherie, decideva di porre un netto rifiuto alle loro richieste.
Al rifiuto della donna, uno di loro cercava di trascinarla verso i cespugli, per costringerla ad un rapporto sessuale, però non riusciva nel suo intento per la forte resistenza della donna.
Vedendo il netto rifiuto di questa tutti gli si scagliavano contro, colpendola ripetutamente in tutte le parti del corpo con dei bastoni trovati nelle immediate vicinanze, con una sedia e con un monopattino
Dopo essere stata sottoposta alle cure mediche la donna veniva accompagnata presso gli Uffici del Commissariato ove sporgeva denuncia.
Alla donna venivano mostrate delle foto di alcuni pregiudicati, alcuni dei quali venivano riconosciuti quali autori delle violenze
A questo punto iniziavano le ricerche dei colpevoli presso il Campo nomadi della Favorita e tre di loro venivano rintracciati e fermati.
L'Autorità Giudiziaria disponeva che i fermati venissero condotti presso la Casa Circondariale "Ucciardone" di Palermo.