La Polizia di Stato arresta un cittadino straniero ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti
La Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino extracomunitario, colto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, commesso nell’area di via Maqueda limitrofa alla stazione ferroviaria ed in prossimità del noto quartiere denominato “Ballarò”.
L’episodio in questione si inserisce nell’ambito di una mirata e complessa attività di polizia finalizzata alla prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope: l’odierno arrestato, infatti, rappresenta solo uno dei tanti soggetti entrati “nel mirino” degli agenti della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso – Falchi” della Squadra Mobile, che dopo giorni di appostamenti nei principali luoghi di spaccio del centro storico, hanno proceduto all’arresto.
In particolare l’attenzione del predetto personale è stata attirata dal fare sospetto dello straniero che, sostando sulla sede stradale intento a parlare con altri connazionali, si muoveva con circospezione armeggiando nei pressi di un monopattino che aveva con sé. Il personale a bordo di moto, dopo essersi avvicinato utilizzando ogni accortezza per scongiurare il pericolo di fuga, intimava l’”Alt Polizia” al sospettato, bloccandolo senza che questi potesse accennare la minima resistenza.
Sottoposto a perquisizione personale e locale, lo stesso veniva trovato in possesso di 9 dosi di cocaina, per un totale di 5 grammi, e 23 dosi di sostanza stupefacente di colore marrone del tipo “hashish” per un peso complessivo di 17 grammi, già imbustata e suddivisa in dosi, oltreché la somma in contanti di euro 395,00. Giova precisare che la gran parte della sostanza stupefacente era stata occultata nel vano portaoggetti del monopattino.
Tale riscontro confermava i sospetti del personale operante in ordine al dato investigativo secondo cui l’indagato era solito avvalersi del monopattino nella gestione delle sue attività illecite di acquisto e spaccio della sostanza stupefacente.
Si procedeva pertanto anche ad una perquisizione domiciliare con esito positivo, in quanto veniva rinvenuta, occultata sotto il materasso della camera da letto dell’abitazione, altra sostanza stupefacente del tipo “hashish” del peso complessivo di 253 grammi, suddivisa in tre panetti, 7 grammi di cocaina e 11 di marijuana, oltre a diverso materiale per il confezionamento, un bilancino di precisione e la somma complessiva di euro 3485,00.
Il ritrovamento della sostanza stupefacente,in quest’ultimo caso, è stato reso possibile grazie ad approfonditi accertamenti svolti tramite il locale Ufficio Immigrazione, che hanno permesso di individuare il reale domicilio dello straniero, che aveva fornito agli operatori indicazioni errate, al fine di sviare le indagini.
Sul cellulare del sospetto, invece, venivano rinvenuti sms dal contenuto inequivocabile, dai quali è stato possibile evincere senza dubbio il tenore delle comunicazioni via social con diversi “clienti”, interessati all’acquisto di sostanza stupefacente.
Come agevolmente desumibile, traluce come la detenzione della non lieve quantità di sostanza stupefacente sopra indicata fosse strumentale allo svolgimento dell’illecita attività di spaccio, in quanto confezionata separatamente e pronta “alla vendita” al dettaglio.
In tale contesto appare inoltre significativo che il soggetto occultasse all’interno del vano portaoggetti di un monopattino la sostanza stupefacente che trasportava con sé, circostanza questa certamente finalizzata a consentire una più rapida movimentazione della sostanza nei vari luoghi di spaccio presenti nel centro cittadino, ed a renderla maggiormente occultabile a discapito di eventuali controlli.
Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale “A. Lorusso-Pagliarelli” di Palermo, a disposizione dell’A.G. procedente.
Giova precisare che l’indagato è indiziato in merito ai reati contestati e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.