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Arrestato cinquantenne che utilizzava carte di credito rubate

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Utilizzava indebitamente le carte di credito rubate nell’Ospedale di Padova

Ieri gli agenti della Divisione di Polizia Anticrimine e della Squadra Mobile della Questura di Padova, con la collaborazione del Commissariato di Mestre, hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. di Padova, nei confronti di Di Colombi Angelo, rintracciato nel campo nomadi di Zelarino (VE), responsabile in concorso con la moglie di indebito utilizzo di carte di credito di cui non erano titolari. Le indagini hanno preso avvio da due denunce presentate presso il Posto Fisso di Polizia dell' Ospedale di Padova, rese, a settembre 2015, da una impiegata quarantenne del nosocomio e a dicembre 2015 da un imprenditore padovano ricoverato presso il Reparto di Radioterapia dello I.O.V. . Entrambe le vittime avevano avuto notizia dalle proprie banche di prelievi di denaro e acquisto di beni effettuate con le carte di credito di cui avevano subito il furto. Dalle attività di indagine si accertava che i due si erano appropriati di circa 20 mila euro, per lo più sottratti all'imprenditore. I coniugi avevano effettuato prelievi e con parte dei soldi avevano acquistato, televisori, radiatori, pannolini per neonati e vestiti. Dalle indagini emergeva che gli indebiti prelievi ed acquisiti effettuati dai due malviventi sono avvenuti in provincia di Padova, Venezia, Bologna e Reggio Emilia. La perquisizione domiciliare effettuata dagli agenti lo scorso 7 gennaio nella casetta nel campo nomadi dove i due dimorano ha consentito di recuperare una buona parte degli oggetti acquistati e alcuni abiti compatibili corrispondenti a quelli indossati mentre effettuavano i prelievi agli sportelli bancomat e ripresi dalle telecamere di videosorveglianza. Di Colombi era avvezzo a tali comportamenti. Dalle indagini effettuate, infatti, è emerso che l'uomo aveva commesso numerosi episodi simili sia in case di cura che in alberghi in provincia di Milano e di Udine. L'ultimo accertato, risalente allo scorso 21 gennaio, l'aveva commesso in un albergo della provincia friulana. Quest'ultimo episodio è avvenuto dopo che l'uomo aveva chiesto all'Autorità Giudiziaria di essere interrogato per chiarire la sua posizione in merito ai fatti accaduti a Padova, rendendosi disponibile a risarcire le sue vittime. Stante la evidenziata capacità di reiterazione del reato, l'Autorità Giudiziaria ha emesso a suo carico un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ieri i poliziotti, dopo averlo rintracciato, lo hanno condotto in carcere.
07/05/2016

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