Arrestati medico ed ex paziente che lucravano di proventi illeciti derivanti dal settore della procreazione medicalmente assistita.
La Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha arrestato un medico specializzato in ginecologia ed una sua ex paziente con la quale aveva architettato una truffa ai danni dell'ULS 16.
Il medico, bolognese 50 enne, con vari artifizi e raggiri riusciva ad ottenere costosi ed indispensabili medicinali, in esenzione di ticket, per poi rivenderli, a prezzi maggiorati, alle pazienti che intendevano sottoporsi a tecniche di procreazione medicalmente assistita.
La complice, una padovana 40enne, alienava materialmente alle pazienti i medicinali a prezzi maggiorati, oltre a partecipare alla pianificazione ed al ritiro di confezioni presso la farmacia dell'Ospedale Sant'Antonio, facendo uso di false prescrizioni.
Vari erano gi escamotage utilizzati dai due indagati: dal formare false diagnosi di infertilità e piani terapeutici a firma di ignari medici, al servirsi della collaborazione di terze persone aventi i requisiti di Legge per ottenere i farmaci forniti, previa corresponsione di danaro, alla indagata la quale, talvolta, per soddisfare le richieste di approvvigionamento, si faceva rilasciare piani terapeutici a suo nome.
Lo stesso medico, pubblicizzava ed organizzava la surrogazione di maternità presso cliniche straniere dove la legislazione è permissiva.
Nel corso dell'inchiesta la Squadra Mobile padovana ha denunciato anche 8 pazienti per ricettazione.