
Nell’ambito dell’attività di vigilanza, prevenzione e controllo del territorio svolta dalle pattuglie della Polizia di Stato di Padova, le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, alle 14 di mercoledì 29 gennaio, venivano inviate dalla Sala Operativa in zona Guizza, a seguito della segnalazione di una donna caduta nel fiume Bacchiglione.
Giunti velocemente sul posto, gli agenti notavano, sin da subito, la presenza di alcune autovetture ferme lungo la strada nei pressi di Lungargine Rovetta segnalando la persona in grave difficoltà dall’altro lato del fiume.
Data la difficoltà di arrivare velocemente con l’auto di servizio su quel lato del fiume, gli agenti delle due Volanti intervenute lasciavano i mezzi e si precipitavano di corsa in soccorso della donna che si trovava nelle acque del fiume in piena che tentava di rimanere aggrappata alle sterpaglie presenti sulla riva.
I quattro poliziotti prendevano dall’auto di servizio le “sacche da lancio“ in dotazione per salvataggi in acqua e si precipitavano velocemente sul posto, cercando di individuare il punto migliore in cui intervenire.
Vista la pendenza della riva, gli operatori, con fatica riuscivano a scendere in due nel corso d’acqua assicurandosi con le corde di salvataggio mentre i due agenti rimasti a terra tentavano di sorreggerne il peso.
Gli agenti che raggiungevano l’acqua venivano dapprima respinti dalla donna che continuava a ripetere di non voler essere aiutata, ma riuscivano a trattenerla e a riportarla sull’argine scivoloso, nonostante il rischio per tutti di essere di cadere in acqua.
Grazie all’intervento di personale del 118, alla donna venivano prestate le prime cure e la stessa, identificata per una 71enne padovana, riferiva agli agenti di essere uscita di casa circa un paio d’ore prima e di essersi recata sull’argine con un autobus, afflitta da tempo da problemi personali.
Quello delle “sacche da lancio” è un dispositivo di comune utilizzo nell’ambito del soccorso pubblico, che consiste in una corda di 20 metri, galleggiante, con colori ad alta visibilità, posta in una sacca di ridotte dimensioni, di forma tubolare che, sfruttando il peso della corda stessa, consente con una semplicissima manovra, di raggiungere una persona in difficoltà in acqua per trarla a riva.
Ogni Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Padova è stata dotata di uno di tali dispositivi già da luglio 2023.
La predetta dotazione venne adottata, infatti, dalla Questura di Padova, a seguito del sacrificio dell’Assistente Capo Coordinatore Domenico Zorzino il quale, il 3 marzo 2023 nel tentativo di salvare un uomo finito con la sua auto nel canale Gorzone, libero dal servizio, perse la vita.
Si ritenne, allora, che l’utilizzo di un dispositivo di ausilio come le sacche da lancio, potesse ridurre l’esposizione al rischio che corre l’operatore di Polizia gettandosi in acqua in caso di soccorso.