Nell’ambito dell’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno delle truffe agli anziani, la Polizia di Stato di Padova, nelle giornate del 25 e 29 ottobre, attraverso servizi mirati svolti dalla Squadra Mobile della Questura, ha individuato e tratto in arresto un venticinquenne e un ventenne napoletani: il primo aveva tentato di estorcere una somma di denaro ad un’ignara donna di 85 anni, nel Comune di Loreggia; il secondo aveva consumato l’estorsione ai danni di un’anziana di 84 anni, nel comune di Teolo, assicurandosi un bottino di circa 250 grammi di monili in oro.
L’anziana donna di Loreggia aveva ricevuto una chiamata da un uomo che si era qualificato come Maresciallo dei Carabinieri, il quale le aveva comunicato che la figlia aveva investito un bambino sulle strisce pedonali, cagionandogli gravi lesioni e per questo era stata arrestata; il fantomatico Carabiniere le aveva quindi detto che, per evitare che la figlia finisse in carcere, avrebbe dovuto pagare una cauzione in denaro ed eventualmente monili da consegnare ad un incaricato dell’avvocato della figlia, che si sarebbe presentato da lì a poco presso la sua abitazione per il ritiro.
La vittima, a posteriori, rappresentava che era rimasta molto impressionata dalla telefonata, che le aveva causato un forte stato di agitazione, rimanendo a fissare il telefono per molto tempo prima di rendersi conto che poteva trattarsi di una truffa; pertanto, la donna trovava la forza di contattare il genero, che allertava la Polizia.
Iniziava un’incalzante attività investigativa che consentiva di bloccare il giovane truffatore, che nel frattempo si era presentato presso l’abitazione della donna ma da lì era fuggito intuendo che qualcosa “era andato storto”, mentre saliva a bordo di un treno diretto a Napoli.
Gli agenti della Squadra Mobile accertavano nell’immediatezza il fatto che il giovane fosse il medesimo che si era presentato a casa della donna per estorcergli il denaro e veniva pertanto tratto in arresto.
A seguito del giudizio direttissimo il giovane veniva condannato a due mesi di reclusione, con l’obbligo di dimora nel Comune del napoletano da cui proveniva e divieto di uscire negli orari serali e notturni.
Stesse modalità operative adottate dall’estortore dell’anziana di Teolo: la donna aveva ricevuto una chiamata da un uomo che si era qualificato come appartenente all’Arma dei Carabinieri il quale, le aveva comunicato che aveva arrestato il figlio per aver investito e ferito gravemente una donna incinta. Quindi, il fantomatico Carabiniere aveva minacciato l’anziana che, per evitare che il figlio finisse in carcere, avrebbe dovuto pagare una cauzione con tutti i monili in suo possesso, consegnandoli ad un incaricato della riscossione che si sarebbe presentato da lì a poco presso la sua abitazione.
La donna successivamente, in sede di querela, riferiva che la telefonata le aveva causato un forte stato di ansia e preoccupazione per la sorte del figlio, motivo per il quale, si vedeva costretta a consegnare tutti i monili d’oro in suo possesso al giovane presentatosi per la riscossione.
L’attività di polizia giudiziaria nasceva a seguito di diverse segnalazioni, giunte alla locale Sala Operativa, da parte di diversi cittadini in merito a tentativi di truffa telefonica del genere “del falso incidente”.
Immediatamente gli Agenti della Squadra Mobile di Padova si attivavano al fine di individuare i responsabili. L’incalzante attività investigativa effettuata in pochissime ore consentiva di individuare il giovane sospetto che cercava di lasciare il territorio padovano, recandosi alla stazione dei pullman mentre si accingeva a prendere un autobus. Gli ulteriori accertamenti condotti dalla Squadra Mobile confermavano la corrispondenza tra il soggetto individuato e l’estorsore presentatosi a casa dell’anziana di Teolo.
Pertanto, il giovane napoletano veniva prontamente bloccato e arrestato poiché trovato in possesso dei 230 grammi di monili in oro estorti alla donna.