I PREMI CONSEGNATI A 4 STUDENTI UNIVERSITARI STRANIERI, 3 BOLIVIANI E 1 ECUADOREGNO, E A 1 POLACCA E 2 RAGAZZI PADOVANI.
Nella mattinata di sabato 26 ottobre, si è svolta in Questura la cerimonia di premiazione dei 7 ragazzi che, nella notte di venerdì scorso, non hanno esitato a prodigarsi per salvare una giovane donna in difficoltà dalle acque del fiume Bacchiglione.
I premiati sono 7 ragazzi di età compresa tra i 19 e i 24 anni, 4 studenti universitari, 3 boliviani e 1 ecuadoregno che frequentano i corsi di Scienze Politiche, Fisica e Scienze dell’Alimentazione presso l’Università degli Studi di Padova, e 1 polacca e 2 ragazzi padovani: a loro il Questore della provincia di Padova Marco Odorisio, nella Sala Trevisan della Questura, ha consegnato il riconoscimento “Elogio del Questore”, presenti gli 8 agenti delle Volanti che, intervenuti sul posto, hanno tratto in salvo tutte le persone ed il dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico V.Q. Valeria Pace con il vice dirigente Commissario Manuel Di Marzo.
Il Questore, dopo aver consegnato i premi ed aver ringraziato gli agenti delle Volanti intervenuti in soccorso del gruppo di giovani in difficoltà, ha evidenziato come “determinanti e fondamentali, per il buon esito della vicenda, sono risultate essere le immediate attivazioni da parte dei 7 ragazzi i quali avendo notato una giovane donna in difficoltà non hanno esitato, mettendo a repentaglio la propria vita, a calarsi nelle acque del Bacchiglione nel disperato tentativo di riportarla a riva, allertando immediatamente la Sala Operativa della Questura. Altrettanto determinante e fondamentale il tempestivo intervento di 4 pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con gli 8 poliziotti che, formando una vera e propria “catena umana” ed utilizzando le “sacche da lancio” in dotazione, hanno agganciato e riportato a riva i giovani in difficoltà e la stessa donna soccorsa, scongiurando una vera e propria tragedia.
La prima riflessione è quella di sottolineare come questi giovani, di cui 4 studenti universitari sudamericani, dimostrando coraggio, sprezzo del pericolo, generosità ed altruismo, non hanno esitato a mettere a repentaglio la propria incolumità per salvare un’altra persona, dimostrando di possedere “l’essenza” di quello spirito di servizio inteso come disponibilità verso il prossimo.
Proprio quello spirito di servizio che hanno dimostrato di possedere gli 8 poliziotti, che con le sacche di salvataggio hanno tratto tutti in salvo. E in questa circostanza il ricordo non può non andare all’Assistente Capo Coordinatore Domenico Zorzino che perse la vita il 3 marzo 2023 nel tentativo di salvare un uomo finito con la sua auto nel canale Gorzone.
Domenico Zorzino, con l’estremo sacrificio della propria vita, ha tracciato per ciascuno di noi un solco indelebile nel quale proseguire il nostro servizio e proprio dalla tragedia che lo ha colpito, sono state istituite come dotazioni organiche su ogni equipaggio delle Volanti della Questura le “sacche da lancio” che hanno consentito l’altro ieri di salvare altre vite umane.”
I FATTI DEL SALVATAGGIO
Nell’ambito dell’attività di vigilanza, prevenzione e controllo del territorio svolta dalle pattuglie della Polizia di Stato di Padova, una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, alle ore 3 della notte di venerdì 25 ottobre, veniva inviata dalla Sala Operativa in zona Guizza, a seguito della segnalazione di una persona che si era lasciata cadere nel fiume Bacchiglione.
Giunti sul posto, gli agenti notavano, sin da subito, all’inizio del lungargine Scaricatore, un gruppo di ragazzi che attiravano la loro attenzione indicando il fiume.
Gli stessi riferivano agli operatori di polizia di aver notato, poco prima, mentre passavano a piedi lungo a strada che costeggia il fiume, una donna che, dopo essere salita sul parapetto del ponte del Bassanello, si era dapprima seduta nel vuoto per poi lasciarsi cadere in acqua.
I ragazzi, a quel punto, avevano immediatamente allertato il 113 e alcuni di loro erano scesi a ridosso della sponda nel tentativo di soccorrerla.
Con l’utilizzo di torce elettriche, dopo pochi istanti, riuscivano a scorgere cinque ragazzi che si trovavano immersi nell’acqua e nel fango nei pressi della riva del fiume e, prontamente, lanciavano le sacche che raggiungevano i giovani i quali vi si aggrappavano.
In quel frangente i poliziotti, nonostante il fango dovuto alle recenti piogge, riuscivano a scendere sulla riva e, tenendosi aggrappati alle corde di salvataggio tenute con difficoltà da altri agenti sul lungargine, riuscivano a trarre in salvo la donna che per prima era finita in acqua e altri 3 giovani che avevano tentato di aiutata raggiungendola in acqua.
Questi, identificati per una 24enne padovana e due fratelli boliviani di 19 e 22 anni, unitamente alla donna, in forte stato confusionale, venivano accompagnati in Ospedale da personale del 118 intervenuto sul posto, mentre le condizioni dei 6 agenti intervenuti venivano accertate sul posto da parte di personale medico.