Si è svolto ieri mattina, nella Sala Riunioni della Questura di Padova, il secondo incontro annuale del ciclo di formazione per Ufficiali e Agenti di polizia giudiziaria della Polizia di Stato in materia di recupero trattamentale dei soggetti autori di episodi di violenza di genere.
L’evento, organizzato dalla Divisione Anticrimine della Questura di Padova e dal Gruppo R – Cooperativa Sociale del Gruppo Polis, è stato finalizzato a condividere le linee guida operative e le metodologie consolidate per il recupero dei soggetti maltrattanti da un punto di vista psicoeducativo e s’inserisce nel progetto di rafforzare una strategia di rete efficace tra gli attori istituzionali che si occupano nel quotidiano di prevenzione e contrasto alle diverse forme della violenza di genere.
Lo scorso giovedì 30 maggio, infatti, presso la Questura di Padova è stato rinnovato un importante Protocollo d’intesa tra la Polizia di Stato e il Gruppo R – Società Cooperativa Sociale avente un’area di lavoro dedicata al contrasto del fenomeno della violenza di genere, tra cui il SUM, un servizio di trattamento rivolto agli uomini che agiscono violenza nelle relazioni affettive.
La convenzione, firmata dal Questore della Provincia di Padova Marco Odorisio e dalla Responsabile dell’area Contrasto Violenza di Genere del Gruppo Polis e Vice Presidente di Gruppo R Alice Zorzan, risponde alle direttive diramate dal Ministro dell’Interno per il potenziamento dell’attività di prevenzione alla violenza di genere e al fenomeno degli atti persecutori, sollecitando la stipula di accordi con gli operatori che sul territorio si occupano della tutela delle vittime di possibili reati e forniscono prestazioni assistenziali volte ad attivare idonei percorsi trattamentali nei confronti degli autori di episodi violenti.
La Polizia di Stato, in particolare tramite l’Ufficio Polizia Anticrimine della Questura, è quotidianamente impegnata a rendere più efficace il sistema di prevenzione del ciclo della violenza di genere, predisponendo specifici provvedimenti (quali l’ammonimento nei confronti dei responsabili di condotte persecutorie o violente) e curando i rapporti con gli enti e le associazioni che ispirano la propria attività alla cultura della legalità e ai principi di protezione e tutela dei soggetti vulnerabili.
Questo protocollo consentirà di prolungare la proficua collaborazione avviata già nel 2022 al fine di creare una vera e propria rete informativa mirata a porre a fattor comune le esperienze di diversi ambiti professionali, con l’obiettivo precipuo di prevenire il fenomeno della violenza di genere attraverso la comunicazione e la sensibilizzazione della collettività sulle procedure operative attualmente vigenti.
In tale prospettiva, rafforzando la consapevolezza degli autori dei reati di stalking e di aggressioni in ambito domestico del disvalore sociale della propria condotta, gli stessi vengono supportati nello sforzo di eliminare la violenza ed i comportamenti di tipo ossessivo nella soluzione dei conflitti nei rapporti interpersonali.
In generale la stipula dell’accordo s’inserisce nel solco della strategia operativa di tipo multidisciplinare finalizzata a promuovere lo sviluppo e l'attivazione, in tutto il territorio nazionale, di azioni, basate su metodologie consolidate e coerenti con linee guida appositamente predisposte, per il recupero dal punto di vista psicoeducativo e trattamentale dei soggetti responsabili di atti di violenza nelle relazioni affettive, al fine di favorirne il reinserimento e limitare i casi di recidiva.
“ La collaborazione con la Questura di Padova si inserisce nelle azioni necessarie e significative per affrontare il complesso e multiproblematico fenomeno della violenza contro le donne. Questo Protocollo, che siamo andati a rinnovare, è caratterizzato da azioni concrete ed efficaci che in questi anni hanno unito i nostri sforzi per cercare di eliminare o perlomeno ridurre la recidiva degli uomini autori di violenza.
Gli sforzi comuni nel lavorare con gli autori, hanno sempre l’obiettivo di tutelare e proteggere le donne e i/le minori vittime di violenza, passando attraverso la consapevolezza e la responsabilizzazione di chi agisce comportamenti maltrattanti e la rottura della trasmissione intergenerazionale della violenza.
Auspichiamo che la nostra fattiva operosità contribuisca, nonostante le molteplici difficoltà, al cambiamento culturale a cui tutti e tutte tendiamo. La violenza non è una malattia e da essa non si può guarire, ma se ne può uscire partendo dalla presa di consapevolezza che non va trattata come un qualcosa di patologico. Agire violenza è una scelta e c’è una scelta esistono delle alternative”,
ha dichiarato Alice Zorzan, Responsabile dell’Area contrasto alla Violenza di genere del Gruppo Polis
Il Questore della provincia di Padova, Marco Odorisio, ha evidenziato come
“L’ammonimento del Questore è uno strumento a disposizione dell’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza che ha la finalità di scoraggiare atteggiamenti persecutori o gravemente minacciosi che, se ancora non integrano condotte da reato, potrebbero degenerare e preludere a condotte illecite gravi.
Con l’ammonimento, la persona che pone in essere atti persecutori e di episodi di violenza fisica, viene informata della possibilità di sottoporsi volontariamente a un programma di prevenzione organizzato dai servizi del territorio. Tali interventi preventivi rivolti all’autore degli atti di violenza, sono complementari a quelli effettuati a sostegno delle vittime.
Tale finalità preventiva, mirata non soltanto alla tutela del maltrattato ma anche al recupero del maltrattante, ha dimostrato nel tempo un effetto vincente consentendo nella stragrande maggioranza dei casi di disinnescare il ciclo della violenza favorendo la riabilitazione dell’ammonito e limitandone considerevolmente i casi di recidiva.”
Più nel dettaglio il Protocollo ha lo scopo di sviluppare una modalità d’intervento che riveste grandissima rilevanza nel contesto sociale attuale, riconoscendo la validità della progettualità messa in campo (organizzazione incontri negli istituti scolastici, convegni ed attività di formazione e aggiornamento sulla disciplina di settore) e rendendo prioritario l’obiettivo di ottimizzare l’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno mediante la divulgazione degli strumenti operativi e di supporto psicoeducativo al soggetto maltrattante disponibili sul territorio.
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Profilo del Gruppo R – Cooperativa Sociale
Gruppo R, costituito nel 2001, è una cooperativa sociale a scopo plurimo di Gruppo Polis, costituita nel 2001 ai sensi della legge n. 381/91, che ha quindi lo scopo istituzionale di perseguire “l’interesse generale della comunità attraverso la gestione di servizi sociali sanitari ed educativi”. La mission è “rispondere ai bisogni di persone adulte in condizioni di emarginazione e/o a persone senza dimora, con particolare riguardo alle persone economicamente disagiate e alle persone coinvolte nelle nuove forme di povertà”. Attualmente le aree di lavoro di Gruppo R sono socio-occupazionale, dell’inclusione sociale, dell’inserimento lavorativo e del contrasto alla violenza di genere.
Nello specifico, all’interno di questo settore gestisce due case rifugio per donne vittime di violenza (la terza di prossima apertura) e loro eventuali figli e figlie minori, il SUM-Servizio Uomini Maltrattanti, ha gestito un centro antiviolenza nel Comune di Chioggia e sono in continua crescita una serie di attività e progetti di formazione e sensibilizzazione attraverso un lavoro di rete costante con enti pubblici, privati e aziende.
Contatti Gruppo R – Cooperativa Sociale :
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Sito: www.gruppopolis.it