Questa mattina, in occasione dell’ottavo anniversario della morte del Sostituto Commissario Rosario Sanarico, Sommozzatore del Centro Nautico di La Spezia, si è svolta una commemorazione a Villa Grimani Valmarana a Noventa Padovana.
E’ stata ripercorsa la carriera ed il tratto umano di Rosario Sanarico, attraverso gli interventi del Questore Marco Odorisio, del Prefetto Francesco Messina e del Sindaco Marcello Bano.
Presenti anche i colleghi di Rosario, giunti dal CNES di La Spezia oltre, naturalmente, ai familiari, la moglie Antonietta e la figlia Anna Vera.
Nel suo intervento il Questore ha sottolineato come Rosario Sanarico abbia costituito e costituisca un indelebile esempio del concetto di “servizio”, interpretato attraverso l’attaccamento ai valori rappresentati dall’uniforme della Polizia di Stato.
Il Prefetto Francesco Messina ha sottolineato come l’accettazione del rischio per coloro che svolgono una pubblica funzione definisca come eroica la loro azione quando portata, come in questo caso, all’estremo sacrificio.
E’ poi intervenuto Gianmarco Medusei, Presidente del Consiglio Regionale della Liguria, che ha portato testimonianza del diffuso sentimento di ammirazione e riconoscenza che, nella comunità di La Spezia, la figura di Rosario Sanarico ha lasciato grazie alle sue doti professionali ed umane.
Il Sindaco Marcello Bano si è rivolto in particolare ai sui concittadini ed ai giovani studenti della Scuola “Bruna Carazzolo” di Ponte di Brenta presenti a Villa Valmarana, ricordando come e sia dovere delle Istituzioni perpetuare la testimonianza di chi ha sacrificato la propria vita per la collettività.
Gli interventi sono stati intervallati dal quartetto d’archi composto dai Maestri Elio Orio, Direttore del Conservatorio Pollini, Serena Bicego, Elisa Ardinghi eCarlo Teodoro che ha eseguito “il Canto degli Italiani” e “Lacrimosa” dalla Messa da Requiem di Mozart. Particolare commozione ha suscitato la “Preghiera del Poliziotto” grazie alla voce del tenore Giulio Putrino.
Presenti alla cerimonia anche i familiari di Isabella Noventa.
La commemorazione è proseguita presso le chiuse del fiume Brenta dove il Prefetto, il Questore ed Il Sindaco hanno deposto, sulle note del “silenzio”, una corona di alloro sul monumento eretto per il caduto proprio sul luogo della tragedia.
La Signora Antonella e la figlia Anna Vera hanno poi sostato a lungo, in silenzio, presso il monumento ed al termine della cerimonia hanno ricevuto l’abbraccio delle Autorità e dei colleghi del loro “Sasà”.
Era il pomeriggio del 19 febbraio 2016 e Padova era immersa nelle frenetiche ricerche del corpo di Isabella Noventa.
Spinto dal consueto impegno e determinazione che lo contraddistinguevano, Sanarico si offrì volontario per partecipare alle perlustrazioni tra i fondali del fiume Brenta e, presso le suddette chiuse, rimase impigliato sott’acqua.
Issato a riva, nonostante i tentativi di rianimazione sul posto e in Ospedale a Padova, il Sostituto Commissario ci lasciò nel corso della notte tra le braccia dei suoi famigliari.
L’estremo sacrificio e il mirabile senso del dovere dimostrato gli sono valse il conferimento della massima onorificenza alla memoria da parte del Signor Presidente della Repubblica che, il 23 maggio 2016, lo ha insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile.