Continua l’attività dei controlli amministrativi in pubblici esercizi da parte della Polizia di Stato di Padova.
Nel pomeriggio di mercoledì 24 gennaio, infatti, i poliziotti della Divisione PAS della Questura, unitamente a personale della Polizia Locale, della Guardia di Finanza, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e del Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza degli ambiti di lavoro, ognuno per le specifiche competenze, hanno proceduto al controllo di due locali in città.
La prima di attività ha riguardato un salone di parrucchieri sito in via Jacopo d’Avanzo, operante in forza della licenza rilasciata ad un 53enne di origini nigeriane.
Al momento del controllo la Squadra Amministrativa e una pattuglia della Polizia Locale hanno svolto accertamenti sulle persone presenti sulle necessarie autorizzazioni, riscontrando l’assenza del titolare e del responsabile tecnico designato, per cui è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria di 1.660 euro.
Nel corso delle attività, sono state identificate 3 persone, di nazionalità straniera, con precedenti penali e di polizia a carico. Accompagnati in Questura per le procedure di identificazione, la posizione di tutti e tre i soggetti è stata sottoposta alle verifiche dell’Ufficio Immigrazione.
La Guardia di Finanza ha riscontrato la mancata installazione del registratore di cassa (violazione per cui è prevista una sanzione pari a 4.000 euro), la mancata emissione di 4 scontrini fiscali (violazione per cui è prevista una sanzione pari a 500 euro per ogni scontrino non emesso) e ha avviato una verifica fiscale.
Il SISP ha rilevato gravi carenze igienico-sanitarie per le quali ha prescritto una pulizia straordinaria.
L’ITL procederà a verificare i metodi di pagamento dello stipendio ed a confrontare le ore di lavoro dichiarate con quelle effettivamente pagate.
Altra attività ispettiva ha riguardato un locale barbieria in via Donghi, operante in forza della licenza rilasciata ad un 38enne di origini marocchine, non presente al momento del controllo.
L’assenza del titolare e del responsabile tecnico designato determina la sanzione amministrativa pecuniaria di 1.660 euro.
Verificata la mancanza dell’abbigliamento adeguato di uno dei lavoratori che stava operando, è stata erogata un’ulteriore sanzione di 250 euro.
Nel corso del controllo sono stati identificati 3 clienti e 3 lavoratori, tutti stranieri, di cui uno non in regola con il permesso di soggiorno, per cui verrà indagato ai sensi dell’articolo 10 Bis del TUI, mentre il titolare dell’attività verrà indagato per l’art. 22 comm.12 TUI per aver impiegato un lavoratore irregolare.
Il SISP ha rilevato lievi carenze igienico sanitarie, sanate al momento dell’ispezione, ed effettuerà accertamenti in merito alla procedura del lavaggio degli asciugamani.
L’ITL procederà a verificare la posizione lavorativa dei dipendenti e i metodi di pagamento dello stipendio, confrontando anche in questo caso le ore di lavoro dichiarate con quelle effettivamente pagate.