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TRUFFA DEL FALSO INCIDENTE - LA POLIZIA DI STATO ARRESTA ENNESIMO TRUFFATORE E RECUPERA GLI ORI SOTTRATTI ALLA VITTIMA

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TRUFFA DEL FALSO INCIDENTE

I poliziotti della sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile hanno individuato ed arrestato un 23enne napoletano resosi responsabile di un ennesimo episodio di truffa del falso incidente.

Trascorse da poco le 13, alla Sala Operativa della Questura è giunta una segnalazione relativa ad una truffa del finto incidente stradale consumata appena mezz’ora prima ai danni di una 63enne pensionata abitante nel quartiere Paltana.

Proprio in quei frangenti, un equipaggio della Squadra Mobile era impegnato nella medesima zona in altro servizio volto al contrasto dei reati contro il patrimonio, avendo così modo di incrociare all’altezza di Via Adria un’auto sospetta provenire dalla direzione corrispondente al civico dell’abitazione segnalata.

Sulla scorta degli elementi di conoscenza in precedenza acquisiti sul modus operandi adottato dai soggetti dediti a tale fenomenologia delittuosa, mentre gli agenti sul posto raggiungevano la vittima per ricevere dalla stessa tutte le informazioni necessarie, ovvero la descrizione dell’autore della truffa, un altro equipaggio si portava nel giro di pochi minuti in Stazione ferroviaria.

Raggiunta quest’ultima, i poliziotti sono riusciti ad individuare sul primo binario il sospettato, prossimo a salire su un treno diretto a Napoli: si tratta di un 23enne napoletano, con diversi precedenti specifici a carico.

Sottoposto a perquisizione, il giovane veniva trovato in possesso di una scatola in alluminio, con all’interno diversi monili in oro (3 collane, 8 paia di orecchini, diversi ciondoli ed anelli) e la somma di 240 euro (di cui 85 accertate poi essere state anch’esse sottratte alla vittima assieme ai preziosi ed alla scatola).

Tutti gli oggetti sottratti, del valore approssimativo di 4.000 euro, come pure la scatola ove erano contenuti, sono stati riconosciuti come propri dalla vittima in sede di querela.

La donna ha fornito pure una descrizione dettagliata del 23enne, riconoscendolo all’interno degli uffici, individuandolo con certezza quale autore della truffa.

In particolare, denunciava di aver ricevuto nella tarda mattinata una telefonata sulla propria utenza fissa da parte di un soggetto dall’accento meridionale, presentatosi come Brigadiere, che la metteva al corrente che il marito era stato coinvolto in un incidente stradale causando il grave ferimento di una persona che rischiava adesso di rimanere paralizzata.

L’avvisava poi che il marito era al momento trattenuto in caserma in stato di fermo e che i familiari della vittima dell’incidente avevano chiesto come cauzione il pagamento di 8.000 €, necessari per ritirare la denuncia e non procedere all’arresto del responsabile.

Spaventata e convinta dell’accaduto, la donna offriva tutto l’oro presente in casa, che avrebbe poi di fatto consegnato, assieme alla somma di 85 euro, ad un secondo soggetto presentatosi come collega del finto Brigadiere.

Il 23enne è stato arrestato e, su disposizione del P.M. di turno della Procura di Padova, trattenuto in custodia presso la Casa Circondariale.

Diversi i truffatori di origine campana bloccati dalla Polizia di Padova negli ultimi mesi. Almeno sette, alcuni dei quali, sprezzanti del pericolo, hanno raggiunto il capoluogo Veneto nonostante fossero già sottoposti agli arresti domiciliari nei comuni di residenza.

Come già in precedenza indicato, è attraverso l’elenco degli abbonati alle utenze fisse che i truffatori individuano le loro potenziali vittime, solitamente persone anziane.

Queste ultime vengono contattate più volte già nelle settimane precedenti al tentativo di truffa vero e proprio e, con scuse varie, gli vengono carpite informazioni come i nomi dei loro figli o nipoti, il lavoro che essi svolgono, ecc.

Informazioni grazie alle quali viene poi attuata la truffa vera e propria, che consiste appunto nel fingere un grave incidente di cui uno qualsiasi dei familiari più stretti sarebbe responsabile e per tale ragione in stato di arresto.

Quindi la richiesta da parte di chi si finge al telefono maresciallo od avvocato di versare subito del denaro o dei preziosi nelle mani di uno pseudo amico od incaricato inviato appositamente presso l’abitazione.


12/12/2023

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