I poliziotti della Squadra Mobile della Sezione Criminalità Diffusa hanno effettuato diversi interventi di contrasto allo spaccio di strada.
I primi ad essere arrestati sono stati un noto pregiudicato di 31 anni di origini tunisine ed un suo connazionale di 23 anni. I due sono stati notati dai poliziotti in via Ca’ Silvestri, in una zona poco trafficata, a bordo di autovettura con alla guida il 31enne. Dopo aver parcheggiato l’auto sono stati visti incamminarsi fino a raggiungere un luogo isolato in mezzo ad alcuni terreni, e lì cominciare a dividersi il contenuto di un sacchetto. Il 31enne, in particolare, ha consegnato un involucro al connazionale che si allontanava di alcune decine di metri per incontrarsi con un cliente sopraggiunto (diverse le auto nel frattempo notate giungere sul posto) a cui consegnava, in cambio di alcune banconote, una dose di cocaina. Osservato lo scambio i poliziotti hanno fermato sia il pusher che il cliente, ponendosi pure all’inseguimento del 31enne che, rimasto ad osservare in disparte, ha tentato di allontanarsi in direzione opposta e di nascondersi in mezzo alla vegetazione, dove è stato però raggiunto e bloccato dagli stessi agenti. Accortosi del controllo degli agenti al connazionale, aveva tentato anche di nascondere un altro involucro all’interno di un manufatto in metallo (involucro che una volta recuperato si è accertato contenere 10 dosi di cocaina). Nel frattempo anche la perquisizione a carico del 23enne ha permesso agli agenti di recuperare altra droga (9 dosi di cocaina, 2 dosi di hashish e la somma in contanti di 695 euro). Nell’abitacolo dell’auto del 31enne, invece, sono stati recuperati 325 euro, una mazza da baseball e un coltello.
Entrambi gli stranieri sono stati dunque arrestati (il solo 31enne denunciato anche per porto di oggetti atti ad offendere), trattenuti presso le camere di sicurezza della Questura in attesa di convalida, sono stati l’indomani condotti dinanzi al giudice che ha applicato proprio nei confronti del 31enne la misura cautelare del divieto di dimora nella Regione Veneto. Essendo irregolari, sono stati entrambi espulsi e con provvedimento del Questore Marco Odorisio sono stati accompagnati al CPR di Trapani, grazie all'assegnazione di due posti da parte della Direzione Centrale dell'Immigrazione e della Polizia delle Frontiere.
Ad essere arrestati per detenzione di droga ai fini spaccio sono stati anche altri due tunisini, l’uno di 20 anni, incensurato, l’altro, anche lui ventenne, pregiudicato per stupefacenti. Il primo è stato notato dagli agenti all’interno del parco di via dei Colli mentre nascondeva un involucro in un muro perimetrale di una scuola. Recuperato l’involucro i poliziotti ne hanno appurato il contenuto, ovvero 10 dosi di cocaina. Addosso allo straniero, bloccato e perquisito, gli agenti hanno trovato invece la somma di 175 euro, ritenuta provento di attività di spaccio e come tale sequestrata assieme alla droga. Nei confronti del secondo straniero i poliziotti sono invece intervenuti in località Vigodarzere (PD), dopo averlo visto avvicinarsi ad un’autovettura giunta pochi istanti prima e cedere al passeggero due involucri in cambio di alcune banconote. Fermati e controllati sia l’acquirente che lo straniero, gli agenti hanno accertato che i due avevano scambiato 2 dosi di cocaina. Lo straniero è stato dunque tratto in arresto e denunciato per inosservanza di un precedente ordine del Questore di Padova di lasciare il territorio nazionale. Dell’arresto dei due stranieri è stata data comunicazione al P.M. di turno il quale non ritenendo sussistere esigenze cautelari, ne ha disposto la liberazione. Nei loro confronti sono state avviate le pratiche per l’espulsione.
Infine gli agenti della Squadra Mobile hanno denunciato un 17enne tunisino. Lo hanno visto in Piazzale Stazione sostare nei pressi di alcuni esercizi pubblici assieme ad altri connazionali. Alla loro vista ha tentato di disfarsi di qualcosa prelevato dalle tasche dei pantaloni. Fermato e perquisito, è stato trovato in possesso di 4 dosi di cocaina, di 9 grammi circa di hashish e di una lama di taglierino. È stato denunciato in stato di libertà e su disposizione del magistrato della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia affidato ai servizi sociali di Padova.