La Divisione Polizia Anticrimine – Sezione Misure di Prevenzione Personali della Questura di Padova ha sottoposto un 46enne padovano, noto alle forze dell’Ordine, alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno per la durata di 3 anni.
Si tratta della più afflittiva delle misure di prevenzione personali proposte dal Questore e applicabili dall’Autorità Giudiziaria; nel presente caso, infatti, è stata disposta dal Tribunale di Venezia – Sezione distrettuale delle misure di prevenzione, alle persone ritenute di maggior minaccia per la tutela della sicurezza pubblica.
L’uomo, di origini padovane ma residente in un comune della provincia, ha a carico numerosi precedenti, già dal 1997, sviluppatosi poi negli anni con reati di diverso genere, spaziando in particolare tra furti e rapine, nonché delitti in violazione del Testo Unico delle Leggi in materia di disciplina degli Stupefacenti, condotte ingiuriose e moleste nei confronti delle Forze dell’Ordine, violazioni commesse riguardanti le norme nel settore del gioco e delle scommesse clandestine e della tutela della correttezza nello svolgimento di competizioni agonistiche.
Tutte condotte reiterate in più occasioni nel corso degli anni, anche in virtù dell’appartenenza alla categoria dei tifosi particolarmente avvezzi alla turbativa dell’Ordine Pubblico, comunemente conosciuti come “ULTRAS”.
Inoltre, sono da segnalare lunghi periodi di detenzione, numerose condanne e varie violazioni delle misure di prevenzione già applicate nei suoi confronti (due avvisi orali e plurimi provvedimenti di D.A.S.P.O.), provvedimenti che non hanno portato l’uomo all’allontanamento dalle dinamiche criminali.
L’autorità Giudiziaria, valutata la pericolosità attuale del soggetto, presupposto fondamentale per l’irrogazione della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S., ha disposto la limitazione della libertà ed un più stringente controllo ad opera delle Forze dell’Ordine, infatti il destinatario non può allontanarsi dal Comune di residenza senza avviso preventivo all’Autorità di Pubblica Sicurezza.
Oltretutto il provvedimento emesso contiene delle prescrizioni che il destinatario è tenuto ad osservare, dalle più generiche riguardanti il vivere onestamente e rispettare le leggi, a quelle più particolari di non associarsi abitualmente a persone che hanno subito condanne o sottoposte a misure di prevenzione e/o sicurezza.