Disposto obbligo di dimora nel Lazio per uno dei componenti della banda, tutti di etnia rom.
Gli agenti della “Sezione Reati contro il Patrimonio" della Squadra Mobile di Padova hanno individuato i componenti di una banda dedita a furti in appartamento.
Sulla base delle prove indiziarie raccolte in relazione ad un furto commesso in Via Alicorno a Padova a fine gennaio 2023 (in cui vennero sottratti valori, monili ed orologi per un valore di circa 60.000 euro), e due tentati furti verificatisi in Malo (VI) il giorno successivo (non portati a termine dagli stessi ladri per non aver trovato nulla di interesse da asportare in un caso, e per essere stati sorpresi sul fatto all’interno dell’abitazione da un domestico, quindi costretti alla fuga, nell’altro), il G.I.P. del Tribunale di Padova, su richiesta della locale Procura, ha disposto l'obbligo di dimora a carico di un 33enne romano, indagato in concorso con altri 3 complici, anche loro romani, di 20, 22 e 25 anni, tutti di etnia rom, nei cui confronti sono state disposte ed eseguite delle perquisizioni.
Il 33enne, di cui si erano perse le tracce, è stato controllato e riconosciuto giovedì scorso, durante un controllo, dai poliziotti della Sottosezione Polizia Stradale di Frosinone.
All’individuazione dei quattro si è arrivati mediante l’acquisizione e l’esame dei filmati di videosorveglianza cittadina, con riferimento all’arco temporale in cui era stato perpetrato il furto nell'abitazione di Padova, ovvero a seguito dell’individuazione di un' Audi A3 Sport back utilizzata nell’occasione dai ladri.
Successivi accertamenti dei poliziotti della Squadra Mobile consentivano l'estrapolazione da parte della Polizia Scientifica di alcuni frammenti idonei a confronti dattiloscopici, che unitamente agli accertamenti presso alcuni B&B ed Hotels di Padova e Vicenza, ove si presumeva avessero soggiornato i quattro le notti precedenti ai furti, hanno consentito la loro compiuta identificazione.
L’attribuzione dei tre episodi si è basata pure sull’analisi dei tabulati di traffico telefonico delle utenze ricondotte agli indiziati (intestate a soggetti fittizi ed attivate presso il medesimo negozio di Roma, loro luogo di provenienza), dunque sulla comparazione tra detti dati, quelli relativi allo spostamento dell' Audi A3 Sport back , e le zone in cui risultavano essere stati consumati o tentati ulteriori analoghi delitti in Veneto.
Ennesima conferma è stata tratta dall'assunzione di sommarie informazioni e dall’individuazione fotografica resa da una delle vittime.