Questura di Padova

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168° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato

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Padova, deposizione della corona di fioni

Celebrato anche a Padova l'anniversario della fondazione con la deposizione della corona di fiori in onore dei caduti della Polizia di Stato

Oggi 10 aprile si è celebrato in tutta Italia il 168° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Anche quest’anno il tema della celebrazione è “Esserci sempre” ,  tema particolarmente aderente a questo delicato momento, in cui i valori e l’impegno degli uomini e delle donne della Polizia di Stato trovano la massima espressione a sostegno della collettività .

La cerimonia ha avuto un carattere di estrema sobrietà dettata dalle previste prescrizioni adottate per contenere l’emergenza epidemiologica in atto.

Alle ore 9.00  il Questore di Padova, Isabella Fusiello,  alla presenza del Prefetto, Renato Franceschelli, ha reso gli onori ai Caduti della Polizia di Stato depositando una corona d’alloro ai piedi della lapide commemorativa posta in piazzetta Palatucci, davanti all’ingresso della Questura, che verrà benedetta dal Cappellano della Polizia di Stato, Don Ulisse Zaggia.

A partire da aprile 2019 fino ad oggi, grazie all’attività di prevenzione svolta dalle pattuglie impiegate nel controllo del territorio, nelle aree cittadine maggiormente caratterizzate da spaccio e immigrazione clandestina, si è registrato un decremento di quasi tutte le tipologie di reato. C’è stata una diminuzione pari a  -9% dei reati in genere nel comune di Padova e un -10% nella provincia; diminuiti i furti del 12% a Padova e dell’ 11% in provincia; diminuite le rapine del 10% a Padova e dell’ 11% in provincia, diminuito lo spaccio di sostanza stupefacente del 9% a Padova e del 14% in provincia; lievemente aumentati i delitti informatici con un + 2% a Padova e un + 5% in provincia.

L’attività ha portato a trarre in arresto 273 persone, a denunciarne  2040 all’Autorità Giudiziaria  e ad effettuare 51.525 controlli su strada.  Gli stranieri colpiti da provvedimenti espulsivi, invece sono stati 360, in gran parte rintracciati in città attraverso una capillare attività di controllo del territorio, di cui 24 accompagnamenti immediatamente alla frontiera e 71 ai centri di permanenza per il rimpatrio.  Febbrile l’attività dell’Ufficio Immigrazione anche nel rilascio dei titoli autorizzatori alla permanenza sul territorio italiano che sono stati  n.26.617, di cui 6.274 permessi di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo.  

Inoltre, il Questore di Padova ha emesso n. 36 Daspo Urbano nei confronti di persone moleste identificate in centro storico e in zona Ferroviaria e n.95 Fogli di Via Obbligatori, quale misura di prevenzione che dispone il divieto di ritorno in città da parte di persone pregiudicate residenti altrove. Nella sola giornata di ieri, il Questore di Padova ha emesso il Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno a Padova per tre anni nei confronti di uno spacciatore tunisino 44enne sorpreso a vagabondare in zona San Carlo e nei confronti di uno straniero nigeriano di 27 anni, che in via Cossetto si era opposto al controllo di Polizia.

Particolarmente preziosa è stata anche l’attività di prossimità svolta nei confronti dei cittadini da cui sono successivamente scaturite segnalazioni o esposti che hanno favorito il pronto intervento sul territorio delle pattuglie. Oltre 69.700  chiamate sono pervenute sulla linea del pronto intervento del 113 e  n. 871  messaggi tramite l’app gratuita della Polizia di Stato YouPol, attraverso cui è possibile segnalare direttamente alla Centrale Operativa della Questura episodi di bullismo e di spaccio.

Anche le persone audiolese si sono avvalse di tale sistema che, da aprile 2019 ad oggi, ha consentito loro di inviare 186 segnalazioni. L’App Youpol a partire dal 28 marzo è stato ampliato permettendo anche alle donne vittime di violenza domestica, che non possono allontanarsi dal proprio domicilio, di denunciare episodi  di maltrattamento. Ad oggi ne sono arrivate 3 a cui è seguito il tempestivo intervento delle pattuglie effettuato anche in collaborazione con i Centri Antiviolenza presenti sul territorio.

Nel corso di quest’anno i provvedimenti adottati dal Questore mirati a reprimere i fenomeni di violenza domestica e stalking, ammonimenti, sono stati complessivamente 20. L’ammonimento del Questore rappresenta uno strumento agile di tutela per le donne maltrattate, che consente di affrontare le emergenze familiari sin dal loro insorgere, senza alcun onere di spese legali per la richiedente. L’ultimo in ordine di tempo è stato emesso nella giornata di ieri nei confronti di uomo romeno di 52 anni che, non rassegnatosi della fine della relazione sentimentale con la sua compagna, ha posto in essere ripetutamente condotte persecutorie nei confronti della donna, attraverso innumerevoli telefonate e messaggi whatsapp inviati a tutte le ore del giorno e della notte, presentandosi anche sul luogo di lavoro della vittima. 

Proficuo è stato il rapporto di fiducia instaurato con la cittadinanza che non ha esitato in molti episodi a richiedere l’ausilio delle pattuglie per soccorso pubblico. Nel corso dell’anno appena trascorso sono stati effettuati 208 interventi, in tal senso e sempre nella giornata di ieri, nelle prime ore della mattinata, gli agenti hanno proceduto ad un’operazione di salvataggio, unitamente al personale dei Vigili del Fuoco, di un’anziana 70enne che, presa da un momento di sconforto, si è gettata nel fiume, lanciandosi dal lungargine Rovetta. Una volta messa in salvo è stata trasportata in Pronto Soccorso dove è stata raggiunta dai familiari immediatamente avvertiti.

Intensa è stata anche l’attività infoinvestigativa svolta dalla Digos. Tra le operazioni di maggior rilievo si ricordano: l’operazione “Bad School” del 1 ottobre 2019, che ha portato ad eseguire una misura cautelare in carcere nei confronti dell’imam del centro di preghiera “Bangladesh Cultural Center” di via Jacopo da Montagnana, cittadino del Bangladesh, per il reato di maltrattamenti ai danni di minori, lo sgombero dell'ex torrefazione Vescovi, avvenuta all'alba del 6 ottobre 2019, occupata abusivamente da un mese dal Collettivo del Gramigna;  l’espulsione per terrorismo islamico di un 42enne marocchino avvenuto lo scorso 5 gennaio  e l’individuazione e denuncia all’Autorità Giudiziaria per i reati di violenza privata e false attestazioni a pubblico ufficiale dell’aggressore dell’Assessore alla Cultura Colasio avvenuta nel quartiere Arcella lo scorso 4 gennaio.

Tra le operazioni di maggior rilievo condotte dalle pattuglie impiegate nel controllo del territorio, invece, ricordiamo l’arresto per rapina di un tunisino di 20anni armato di coltello che, lo scorso 30 gennaio, ha minacciato di morte il titolare della tabaccheria in via Monti di Pietà dopo aver prelevato un pacchetto di sigarette senza pagare, poi bloccato dagli agenti in piazza delle Erbe, dove, dopo una violenta colluttazione, riuscivano ad ammanettarlo; il controllo effettuato all’interno del complesso immobiliare “Torre Belvedere”, in piazzale Stazione a Padova, noto per la presenza all’interno di affittacamere abusivi, compito unitamente alla  Guardia di Finanza e alla Polizia Locale di Padova,  nel corso del quale sono state identificate complessivamente 117 persone di cui 17 condotte in Questura e colpite da provvedimenti espulsivi.

Il 15 giugno 2020, invece, le Volanti e la Squadra Mobile hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria un uomo romeno di 25 anni, senza fissa dimora e con precedenti specifici, per aver violentato una giovane donna di 27 anni all'interno di un appartamento annesso ad una sala riunioni evangelica della città..

Il 30 agosto 2019, sempre le Volanti e la Squadra Mobile hanno sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria per tentata strage condominiale un padovano di 47 anni, esperto giocatore di scacchi, che aveva tranciato il tubo del gas nel suo appartamento e lasciato una candela accesa con l'intenzione di far esplodere l'intera palazzina in via Monte Lungo a Padova, facendo perdere le sue tracce. 

Il 24 settembre 2019 la Squadra Mobile ha identificato e denunciato i responsabili degli attentati incendiari avvenuti lo scorso anno ai danni dell’imprenditore padovano  Filippo Mazzei. Le azioni delittuose erano state commesse l’8 ed il 24 Maggio a Padova presso l’abitazione della vittima e il 13 Agosto, a Mestrino (PD) all’interno di un cantiere dell’impresa di costruzioni “Gallo Road” dello stesso Mazzei.

Infine lo scorso 8 novembre 2019, al termine di un'articolata attività di indagine, gli investigatori della Squadra Mobile di Padova hanno arrestato per furto, ricettazione e riciclaggio un 31enne e un 28enne, pluripregiudicati, autori del furto commesso all'interno  della tabaccheria in via Lisbona a Padova lo scorso giugno.


10/04/2020

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