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Presentato il Protocollo di intesa per il contrasto ai crimini informatici per la difesa delle infrastrutture critiche

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Il Protocollo presentato dal Questore di Padova, Paolo Fassari, da Emanuela Napoli, Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni e dal Magnifico Rettore, Rosario Rizzuto

Il Protocollo che è stato presentato oggi dal Questore di Padova, Paolo Fassari, da Emanuela Napoli, Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni e dal Magnifico Rettore, Rosario Rizzuto,  si inserisce nell’ambito di un’iniziativa di formazione e informazione sulle tematiche di sicurezza e gestione dei dati “La prevenzione e il contrasto ai crimini informatici per la difesa delle infrastrutture critiche informatizzate” .

L’Accordo prende le mosse dalla necessità di garantire un’elevata sicurezza al Paese e al suo sistema economico e sociale di cui fa parte integrante l’università quale pubblica istituzione della cultura e della ricerca scientifica, ormai fortemente dipendente da sistemi informatizzati, mediante la cooperazione mirata, di pubblica utilità, tra Enti pubblici e privati, così come previsto dal quadro Strategico Nazionale e dal Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica.

Una tematica di grandissima rilevanza nel contesto attuale in cui servizi indispensabili ai cittadini vengono erogati da enti governativi, pubblica amministrazione, infrastrutture critiche e imprese attraverso reti e sistemi informativi. Incidenti informatici che impattino tali infrastrutture e servizi possono avere conseguenze economiche molto rilevanti, a livello di nazione, di industrie e di singoli cittadini, provocando indisponibilità di servizi anche essenziali.

Il Protocollo ha lo scopo di sviluppare collaborazioni, condividere procedure e informazioni utili così da poter aumentare la capacità di prevenzione e contrasto dei reati e dei crimini informatici, istituzionalmente demandati alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, di estrema rilevanza nell’attuale contesto socio-politico che richiede costante attenzione ai fenomeni del cybercrime e del cyberterrorismo.

Concretamente la collaborazione partirà dalla condivisione ed analisi di informazioni idonee a prevenire attacchi o danneggiamenti che possano pregiudicare la sicurezza delle infrastrutture informatiche dell’Università di Padova, per arrivare alla segnalazione di emergenze relative a vulnerabilità, minacce ed incidenti in danno della regolarità dei servizi di telecomunicazione e all’identificazione dell’origine degli attacchi subiti dalle infrastrutture tecnologiche.

L’accordo prevede, infine, la realizzazione e la gestione di attività di comunicazione fra le parti in caso di situazioni di emergenza.

Il Questore di Padova, Paolo Fassari, ritiene che “nell’ottica della fondamentale collaborazione tra Istituzioni e società civile, questo protocollo ha la finalità di innalzare il livello di prevenzione e contrasto della Polizia di Stato verso i crimini informatici, che incidono gravemente in termini economici sulle aziende e potenzialmente anche sulle libere Istituzioni, oltre che sulla percezione di sicurezza dei cittadini”.

L’attuale Protocollo, dichiara il Dirigente della Polizia Postale e delle Comunicazioni del Veneto  Emanuela Napoli, rappresenta un ulteriore passo avanti a livello regionale, nell’ambito di rapporti sinergici finalizzati ad implementare le attività di prevenzione e contrasto dei crimini informatici, in un settore così importante quale quello della cultura.”Prosegue, in questo senso, conclude Emanuela Napoli “il potenziamento dei sistemi di controllo e protezione di quel territorio virtuale che è Internet e che, proprio come avviene nel mondo reale, è diventato un luogo in cui enti pubblici e società private investono grandi risorse, anche finanziarie, per sviluppare ed offrire servizi indispensabili per il Paese che si basano su meccanismi tanto complessi quanto vulnerabili ai quali, proprio per tale motivo, è necessario garantire alti livelli di sicurezza.

«La mole sempre maggiore di dati che vengono trattati sulla Rete, il numero in costante crescita di servizi erogati online, sono elementi che rendono fondamentale garantire un elevato standard di sicurezza informatica ricorda il Rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto –. Anche il nostro Ateneo, così come molti enti pubblici e aziende, fa un ampio utilizzo di reti e sistemi informativi. Il protocollo che andiamo a siglare oggi con la Polizia di Stato testimonia l’importanza di una collaborazione forte ed efficace con le Istituzioni. L’Università di Padova, conscia della necessità di combattere fenomeni di cybercrime, mette a disposizione le proprie competenze in materia, per innalzare sempre più il livello di sicurezza informatica».

 


18/06/2018

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