Il provvedimento scaturisce da un’attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dal P.M. Roberto d’Angelo
Ieri la Polizia di Stato di Padova ha eseguito nei confronti di un cinquantenne italiano rappresentante di commercio un’ordinanza cautelare di allontanamento dalla casa familiare.
Il provvedimento scaturisce da un’attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dal P.M. Roberto d’Angelo, che ha consentito di acquisire, a carico dell’indagato, gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di maltrattamenti in famiglia, compiuto ai danni della compagna italiana e dei figli di sei e quattro anni.
Nel corso dell’attività investigativa, finalizzata a riscontrare il racconto della vittima, che aveva riferito di comportamenti particolarmente possessivi ed autoritari dell’uomo, divenuti tanto insostenibili, da decidere di separarsi dallo stesso, gli agenti hanno ricostruito i difficili anni di convivenza della coppia, connotata da forti discussioni e litigi e da una condotta prevaricatrice e vessatoria dell’uomo.
L’indagato le rimproverava continuamente di essere una “mantenuta ed una “fallita” (anche se la donna contribuiva con il proprio stipendio di impiegata alla gestione economica della famiglia), la denigrava ripetutamente anche davanti ai figli, con frasi del tipo “non sai gestire i bambini”, “te le farò pagare tutte”, “chi ha i soldi vince, ti ridurrò in briciole”.
Ed aveva evidenziato derive possessive tanto da impedirle di avere normali relazioni sociali, arrivando addirittura a non farle più frequentare la propria famiglia di origine.
Durante il suo racconto la vittima, che pure denotava un forte stato di ansia e prostrazione per i comportamenti che il compagno le riservava, appariva ancora più preoccupata ed allarmata per gli atteggiamenti che l’uomo assumeva nei confronti dei loro figli (un bimbo di 6 anni ed una bambina di 4 anni).
A questi ultimi, il padre imponeva manifestazioni di amore e di affetto non appropriati, (costringendoli a giocare anche quando, stanchi non volevano più , mordicchiandoli tanto da lasciare dei segni visibili, apostrofandoli, in particolare durante le fasi del gioco, con epiteti volgari e rimproverandoli per futili motivi).
Condotte che, se pur non connotate da pulsioni sessuali, sono apparse comunque significative di una vera e propria violenza, seriamente pericola per la salute psicofisica dei due bambini.
La ricostruzione effettuata dalla Polizia, ha evidenziato l’elevata ed attuale pericolosità del difficile contesto familiare, posto che l’uomo non aveva cessato dalla propria condotta vessatoria e denigratoria neanche dopo gli interventi delle Forze dell’Ordine e che la donna appariva sempre più in ansia per i comportamenti, mai cessati del compagno.
Proprio in considerazione degli elementi descritti e raccolti dalla Polizia, l’A.G. ha adottato il provvedimento cautelare di allontanamento dalla casa familiare, ritenuto opportuno per evitare la commissione di altri reati della stessa specie di quelli per i quali l’uomo è già stato indagato.