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EMERGENZA ABITATIVA: LA POLIZIA DI STATO DENUNCIA 11 MILITANTI DEL COLLETTIVO POLITICO GRAMIGNA PER ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE

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Foto conferenza stampa

Questa mattina personale della Questura di Padova ha dato esecuzione al provvedimento di sequestro preventivo dell’immobile ubicato in via Varese 10, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Padova D.ssa BRUNELLO, abusivamente occupato lo scorso 26 maggio  dai membri dell’associazione “Nicola Pasian”, un’articolazione del Collettivo Politico Gramigna.

Contestualmente sono state eseguite 13 perquisizioni a carico di altrettanti militanti indagati quali responsabili della predetta occupazione.

L’immobile era stato già sgomberato dagli agenti della DIGOS lo scorso 12 aprile e restituito all’ATER  che contestualmente l’aveva ceduto in comodato d’uso all’ “Associazione Sordi Veneto”, avviando immediatamente dei lavori di ristrutturazione finalizzati ad eliminare alcune barriere architettoniche presenti nello stabile.

L’odierna attività è stata eseguita a margine di una più ampia e complessa indagine coordinata dal Procuratore Capo della Repubblica Dr. STUCCILLI e dai Sostituti Procuratori D.ssa BACCAGLINI e Dr. DINI e che ha permesso di identificare e denunciare complessivamente 58 persone, 11 delle quali ritenute membri di un’associazione per delinquere denominata “Comitato di Lotta per la Casa” che, sotto le mentite spoglie di “sportello antisfratto”, ha pianificato, organizzato ed eseguito almeno 12 occupazioni abusive di singole case o di interi stabili di proprietà pubblica ed ha, in più di un centinaio di occasioni, usato violenza e opposto resistenza nei confronti degli ufficiali giudiziari, impedendo loro di dare esecuzione agli sfratti decretati dal Tribunale di Padova.

I reati sono stati commessi dal 2013 fino a tutto il 2017 e nella maggioranza dei casi hanno riguardato sfratti o occupazioni di singole abitazioni ATER situate nel quartiere popolare “Palestro” nonché intere palazzine disabitate quali quella di in Via Tartaglia 5, di proprietà dell’ESU, la cui tentata occupazione dell’aprile 2015 fu sventata grazie al pronto intervento del personale della Questura oppure quella di via Facciolati  96, sempre dell’ESU, effettuata il 5 novembre 2016.

Lo Sportello Antisfratto, inizialmente nato per dare assistenza alle persone residenti nel quartiere Palestro, si è tradotto in realtà in un’articolazione del sodalizio avente quale compito specifico quello di acquisire e selezionare le richieste di assistenza dei nuclei familiari di extracomunitari in difficoltà abitativa, sostenendo unicamente quelli disponibili ad effettuare le occupazioni abusive.

Gli indagati infatti, contando sulla non perfetta conoscenza delle strutture di assistenza istituzionali degli stranieri, si spacciavano inizialmente come addetti a servizi di supporto al disagio abitativo e solo successivamente, dopo averli fidelizzati  con ripetuti incontri, proponevano loro la soluzione dell’occupazione abusiva e della resistenza violenta agli sfratti.

Proprio presso l’immobile di via Varese 10, individuata come la sede operativa del “Comitato”, i  sodali erano soliti riunirsi con cadenza settimanale, organizzando specifici e stabili riunioni con gli immigrati che si rivolgevano allo Sportello Antisfratto e nel corso delle quali venivano prospettate le pratiche dell’occupazione abitativa; il sodalizio effettuava ulteriori  riunioni “ristrette”  ai soli membri durante le quali venivano determinati gli obiettivi e le strategie da seguire durante le occupazioni o le opposizioni agli sfratti tra le quali quella particolarmente odiosa di far trovare negli appartamenti da sfrattare dei bambini,  usati al solo scopo di elevare il livello di conflittualità.

Nel corso dell’indagine sono state, altresì, denunciate ulteriori 47 persone, molte delle quali militanti del “Collettivo Gramigna”  nonché cittadini extracomunitari che a vario titolo hanno concorso nelle violenze e resistenze contro gli Ufficiali Giudiziari e alle occupazioni abusive.

 


27/07/2018

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