La misura restrittiva nasce da un’indagine condotta dalla Squadra Mobile patavina e coordinata dal P.M. Cristina Gava che ha consentito di riscontrare gli eventi denunciati dalla vittima.
Il sessantenne era destinatario di un’ Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere per i reati di maltrattamenti in famiglia e Stalking nei confronti della ex moglie, un’impiegata in un’ azienda tessile del padovano.
La donna, residente nell’Alta Padovana, si era rivolta alla Polizia nel mese di Gennaio, raccontando la difficile convivenza coniugale, durata più di vent’anni, e caratterizzata, quasi da subito, da un atteggiamento denigratorio, aggressivo e prevaricatore dell’uomo, il quale la minacciava e picchiava di continuo anche davanti ai figli, oramai adulti.
Con il passare degli anni la condotta violenta e vessatoria dell’uomo era divenuta via via sempre più allarmante per la frequenza e l’intensità degli episodi, tanto da determinare la vittima a separarsi nel Dicembre 2017.
La comunicazione di questa decisione ha però innescato una pericolosa reazione dell’uomo, sfociata in condotte ancora più distruttive ed aggressive, tanto da costringere la donna ad abbandonare l’abitazione.
Cessata la convivenza, l’indagato ha continuato a palesare condotte ossessive e prevaricatrici, cercando incessantemente la ex presso le abitazioni ove aveva trovato ospitalità e nei luoghi dalla stessa frequentati, quale la sede di lavoro, offendendola via sms e pedinandola lungo tutti i suoi spostamenti.
I poliziotti hanno puntualmente documentato e riscontrato la gravità della situazione e la pericolosità dell’uomo, capace di continuare ad alimentare nella vittima un perdurante stato di ansia e paura per la propria incolumità e quella delle persone a lei vicine, anche dopo la separazione.
I comportamenti descritti si sono rivelati tanto gravi e pericolosi da determinare l’A.G. a disporre il provvedimento restrittivo, individuato quale unico strumento idoneo a interrompere l’excalation di violenza.