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QUESTURA DI PADOVA: LA POLIZIA DI STATO TRAE IN SALVO 5 GIOVANI DALLE ACQUE DEL FIUME BACCHIGLIONE, GRAZIE ALL’UTILIZZO DELLE “SACCHE DA LANCIO”.

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Padova salvataggio giovani fiume bacchiglione

Nell’ambito dell’attività di vigilanza, prevenzione e controllo del territorio svolta dalle pattuglie della Polizia di Stato di Padova, una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, alle ore 3 della notte di venerdì 25 ottobre, veniva inviata dalla Sala Operativa in zona Guizza, a seguito della segnalazione di una persona che si era lasciata cadere nel fiume Bacchiglione.

Giunti sul posto, gli agenti notavano, sin da subito, all’inizio del lungargine Scaricatore, un gruppo di ragazzi che attiravano la loro attenzione indicando il fiume.

Gli stessi riferivano agli operatori di polizia di aver notato, poco prima, mentre passavano a piedi lungo a strada che costeggia il fiume, una donna che, dopo essere salita sul parapetto del ponte del Bassanello, si era dapprima seduta nel vuoto per poi lasciarsi cadere in acqua.

I ragazzi, a quel punto, avevano immediatamente allertato il 113 e alcuni di loro erano scesi a ridosso della sponda nel tentativo di soccorrerla.

Gli agenti intervenuti, dopo aver richiesto anche l’ausilio di altre Volanti della Questura, del personale del 118 e dei Vigili del Fuoco, prendevano dall’auto di servizio le “sacche da lancio” in dotazione per salvataggi in acqua e nel frattempo cercavano di individuare il punto preciso in cui si trovavano le persone da soccorrere che, a causa della folta vegetazione e del buio della notte, non si vedevano, ma si sentivano soltanto le loro grida di aiuto.

Con l’utilizzo di torce elettriche, dopo pochi istanti, riuscivano a scorgere cinque ragazzi che si trovavano immersi nell’acqua e nel fango nei pressi della riva del fiume e, prontamente, lanciavano le sacche che raggiungevano i giovani i quali vi si aggrappavano.

In quel frangente i poliziotti, nonostante il fango dovuto alle recenti piogge, riuscivano a scendere sulla riva e, tenendosi aggrappati alle corde di salvataggio tenute con difficoltà da altri agenti sul lungargine, riuscivano a trarre in salvo la donna che per prima era finita in acqua e altri 3 giovani che avevano tentato di aiutata raggiungendola in acqua.

Questi, identificati per una 24enne padovana e due fratelli boliviani di 19 e 22 anni, unitamente alla donna, 34enne residente in città, venivano accompagnati in Ospedale da personale del 118 intervenuto sul posto, mentre le condizioni dei 6 agenti intervenuti venivano accertate sul posto da parte di personale medico.

Quello delle “sacche da lancio” è un dispositivo di comune utilizzo nell’ambito del soccorso pubblico, che consiste in una corda di 20 metri, galleggiante, con colori ad alta visibilità, posta in una sacca di ridotte dimensioni, di forma tubolare che, sfruttando il peso della corda stessa, consente con una semplicissima manovra, di raggiungere una persona in difficoltà in acqua per trarla a riva.

Ogni Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Padova è stata dotata di uno dei predetti dispositivi già dal 2023, all’indomani della tragica scomparsa dell’Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato Domenico Zorzino che perse la vita il 3 marzo 2023 nel tentativo di salvare un uomo finito con la sua auto nel canale Gorzone.


25/10/2024

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