Questura di Padova

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Questura di Padova: la Polizia di Stato esegue due misure cautelari per spaccio di stupefacenti.

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Padova controlli al Portello

Individuato un alloggio al Portello dove si vendevano e consumavano eroina, hashish, marijuana, metadone e farmaci.

La Polizia di Stato di Padova, ha eseguito un’ordinanza disposta dal G.I.P. su richiesta della Procura della Repubblica di Padova, che dispone gli arresti domiciliari con prescrizioni nei confronti di due soggetti indagati per aver acquistato e detenuto stupefacenti e medicinali ottenuti presentando false ricette mediche in diverse farmacie cittadine. Il tutto veniva rivenduto a coetanei cui veniva consentito di consumare le sostanze stupefacenti a casa di un indagato, un appartamento in zona Portello.

L’indagine è stata avviata in relazione alla morte di un 28enne padovano, deceduto nel 2022 a seguito dell’assunzione smodata di metadone e cannabinoidi, dimostrato essergli stati venduti dai due indagati. Proprio nell’abitazione del Portello, dove già è stata rinvenuta droga nel corso di una perquisizione effettuata dalla Polizia subito dopo la morte del ragazzo, il giovane avrebbe assunto quel giorno lo stupefacente che ne ha poi causato il decesso.

Già nelle prime fasi d’indagine, il rinvenimento presso l’abitazione dell’indagato di alcune scatole vuote di medicinali e alcune prescrizioni mediche aveva ulteriormente insospettito gli investigatori che hanno avviato minuziosi accertamenti ed un’accurata attività d’indagine mediante l’analisi approfondita dei tabulati telefonici, intercettazioni, accertamenti presso numerose farmacie cittadine dove i medicinali venivano acquistati pagando in contanti, per non lasciare traccia, con ricette mediche falsificate.

Dalle indagini, durate oltre un anno, è così emerso un quadro complessivo allarmante. Un’intensa e continua attività di acquisto, anche su internet, e successivo spaccio di stupefacenti da parte di uno dei due indagati, già noto per i suoi precedenti, tossicodipendente in cura al SERD che rivendeva anche il metadone ricevuto dalla struttura sanitaria. La messa a disposizione da parte del secondo soggetto del suo appartamento dove gli acquirenti potevano consumare la droga subito dopo l’acquisto, la sistematica attività di falsificazione da parte dei due di ricette mediche finalizzata all’acquisto di medicinali da loro in parte assunti ed in parte rivenduti all’interno della loro ben consolidata cerchia di clienti hanno delineato un contesto particolarmente delicato e preoccupante.

Il “giro” di clienti consolidato, il consumo incontrollato di molteplici sostanze stupefacenti e di medicinali senza alcun controllo, un luogo sicuro dove acquistare e consumare stupefacente sono subito apparsi elementi estremamente gravi e pericolosi che hanno determinato la Procura della Repubblica di Padova a richiedere l’emissione di due misure cautelari che il G.I.P. ha firmato proprio in questi giorni e la Squadra Mobile di Padova eseguito rintracciando i due soggetti.

Per loro arresti domiciliari con prescrizioni ed applicazione del braccialetto elettronico in attesa del processo a loro carico che si terrà nei prossimi mesi nel corso del quale saranno giudicati per i fatti emersi in sede d’indagine.

Si precisa che il procedimento è in fase di indagini preliminari e che le persone indagate devono ritenersi non colpevoli fino a sentenza definitiva di condanna.


18/07/2024

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