La DIGOS della Questura di Padova ha indagato in stato di libertà due militanti di “CasaPound Padova”, per i reati di cui agli artt. 582 e 585 c.p. (lesioni aggravate), coinvolti nell’aggressione consumatasi ai danni di alcuni attivisti del “Circolo CataiPotere al Popolo”, avvenuta la notte dello scorso 2 febbraio nel centro cittadino, in via Barbarigo.
Infatti, alle prime ore di questa mattina gli agenti della DIGOS patavina, hanno dato esecuzione ai provvedimenti di perquisizione locale e personale delegate dalla locale Procura della Repubblica ed emesse a conclusione delle indagini.
Le stesse sono scaturite a seguito della denuncia formalizzata da un militante del locale “Circolo Catai-Potere al Popolo” lo scorso febbraio, per le lesioni subite qualche giorno prima allorquando era stato aggredito da alcuni giovani mentre si trovava in via Barbarigo, assieme ad altri attivisti, intento ad affiggere manifesti che pubblicizzavano il compleanno del “Circolo Catai”.
Grazie alle indicazioni fornite alla DIGOS dal denunciante e dai testimoni gli investigatori hanno diretto le attenzioni verso gli ambienti dell’estrema destra padovana e potuto ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, anche grazie all’aiuto delle telecamere di video sorveglianza cittadina.
In particolare, nella serata del 2 febbraio 2024, gli attivisti del Catai erano intenti ad “attacchinare” manifesti che pubblicizzavano le iniziative per festeggiare il compleanno del circolo e nel contempo staccare, strappando via, altri manifesti affissi poco prima da militanti di estrema destra che pubblicizzavano la ricorrenza della giornata della memoria per le Vittime delle Foibe. Proprio in quel frangente è giunto un gruppo formato da 8/9 persone, tutti giovani tra i 20 ed i 30 anni poi accertato essere militanti o comunque simpatizzanti di “CasaPound”, ed uno di questi notato quanto stava accadendo ha aggredito il denunciante colpendolo con un pugno al volto.
Subito dopo, un altro aggressore, che si trovava poco più indietro, afferrava il giovane per i capelli scaraventandolo a terra colpendolo con calci alla testa e al corpo. Terminata l’aggressione, la vittima, una volta rialzatosi ha notato che anche altro suo amico era a terra, accerchiato dallo stesso gruppo, allontanatosi poco dopo. Le vittime riportavano ferite giudicate guaribili tra i 7 ei 10 giorni.
Si evidenzia che il procedimento è in fase di indagini preliminari e che gli indagati devono ritenersi non colpevoli fino ad eventuale sentenza definitiva di condanna.