Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Padova, nel corso del pomeriggio di martedì 16 luglio hanno, in tre diverse operazioni, eseguito tre arresti per violazione della normativa sugli stupefacenti di altrettanti soggetti pregiudicati.
Il primo nei confronti di una donna italiana, 60enne, in passato legata ad esponenti della Mala del Brenta.
Nei suoi confronti gli Agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Padova avevano condotto un’articolata indagine nel 2013, accertando un suo stabile coinvolgimento nel traffico di droga in città e provincia.
Al termine dei due gradi di giudizio e del ricorso per Cassazione, è stata riconosciuta la responsabilità della donna definitivamente e la sentenza è divenuta definitiva.
Gli Agenti l’hanno rintracciata presso la sua abitazione, poco distante da Padova e tratta in arresto in esecuzione dell’Ordine di Carcerazione.
Al termine degli atti è stata condotta in carcere a Venezia, dove dovrà scontare la pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione, oltre a dover pagare una multa di 29.000 euro.
Stessa sorte, ma questa volta con una condanna da scontare presso il proprio domicilio, quella di un cittadino nigeriano di 35 anni che nel 2020 a Venezia si era reso responsabile del reato di spaccio di stupefacenti, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
In quella circostanza era stato arrestato in flagranza, dopo aver ceduto una dose di eroina ed aver cercato di fuggire nascondendosi in un edificio.
Inseguito e raggiunto, aveva violentemente colpito e ferito gli agenti che per bloccarlo definitivamente avevano dovuto ricorrere all’uso di spray urticante.
A seguito dei suddetti fatti è stato condannato a 8 mesi di reclusione che, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, potrà scontare presso il suo domicilio in regime di detenzione domiciliare.
Il terzo arresto, infine, è stato effettuato in zona Stazione dove gli agenti in borghese della Squadra Mobile hanno riconosciuto un 23enne tunisino, già noto per i suoi precedenti in materia di stupefacenti, senza fissa dimora ed irregolare sul territorio dello Stato.
Il giovane si è probabilmente accorto di essere seguito da quegli stessi Agenti che due anni fa lo avevano già arrestato ed ha cercato di far perdere le proprie tracce.
Raggiunto e bloccato dopo poche centinaia di metri, ha tentato di ingoiare un involucro che stringeva in mano e che, una volta recuperato, è risultato contenere una pietra di oltre 5 grammi di cocaina.
A seguito di perquisizione, il 23enne è stato trovato in possesso, in tasca, di banconote per oltre 1000 euro che sono state poste sotto sequestro.
Arrestato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa della convalida dell’arresto e la sua posizione sarà valutata dall’Ufficio Immigrazione che verificherà la sua permanenza in Italia.