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QUESTURA DI PADOVA: RIMPATRIO CON ACCOMPAGNAMENTO IN FRONTIERA

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Rimpatrio con accompagnamento in Frontiera

IL QUESTORE DISPONE IL RIMPATRIO CON ACCOMPAGNAMENTO IN FRONTIERA DI TRE CITTADINI STRANIERI, DUE MAROCCHINI DI 40 E 50 ANNI CONDANNATI A VARIO TITOLO PER RAPINA E STUPEFACENTI, E DI UN CITTADINO RUMENO DI 44 ANNI SOCIALMENTE PERICOLOSO, SORPRESO AD ACCENDERE UN FALÒ IN CENTRO CITTA, A PADOVA IN VIA GOITO.

Da inizio anno 84 cittadini stranieri collocati nei CPR su disposizione del Questore e 22 rimpatriati coattivamente con scorta dell’ufficio immigrazione.

Nella giornata di venerdì 12 luglio, la Polizia di Stato di Padova ha proceduto all’accompagnamento diretto in frontiera di un 50enne di origini marocchine il quale, con provvedimento del Questore della provincia di Padova Marco Odorisio, è stato definitivamente allontanato dallo Stato.

Entrato in Italia a giugno 2010 con regolare visto per lavoro subordinato, nel 2015 ha ottenuto dalla Questura di Milano un permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo.

Ad aprile 2018 è stato tratto in arresto da personale della Polizia Stradale di Verona, in quanto trovato in possesso di 14 involucri di sostanza stupefacente, per un peso di oltre 15 chilogrammi di cocaina, reato per il quale nel 2019 è stato condannato con sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Trento alla pena di anni 8 di reclusione ed al pagamento di 80.000,00 euro di multa e interdizione perpetua dai Pubblici Uffici.

In data 30 giugno 2020 il Questore della provincia di Padova ha decretato la revoca del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo di cui lo stesso era titolare da ormai 5 anni in quanto ritenuto persona socialmente pericolosa e, una volta divenuto irregolare sul territorio, nella giornata di ieri, 12 luglio, il 50enne è stato rimpatriato nel proprio Paese di origine a seguito della sua scarcerazione.

Nella mattinata di giovedì 11 luglio, personale dell’Ufficio Immigrazione ha eseguito il collocamento presso il Centro di Permanenza e Rimpatri di Bari, di un 44enne rumeno, in esecuzione del Decreto di trattenimento emesso dal Questore di Padova in pari data.

Il 44enne, già rimpatriato a luglio 2021, con accompagnamento immediato alla frontiera, era illegittimamente rientrato in Italia ad ottobre 2021, violando il divieto di reingresso fissato per 5 anni.

Denunciato per la suddetta violazione, era stato condannato dal Tribunale di Trieste alla pena di 8 mesi di reclusione e, scarcerato lo scorso giugno dalla Casa Circondariale di Treviso, era stato nuovamente munito di Decreto di allontanamento al quale non aveva ottemperato.

Nella serata di mercoledì 10 luglio, alle ore 22:50, a seguito di richiesta di ausilio da parte di personale della Polizia Locale di Padova, intervenuto per la segnalazione effettuata da parte di diversi cittadini circa la presenza di un piccolo incendio in un’area verde in via Goito, personale delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha identificato il 44enne che aveva appena acceso il fuoco e stava dando in escandescenza.

Accompagnato in Questura per gli accertamenti di rito, lo stesso è stato tratto in arresto per aver danneggiato, spaccandone il vetro, la porta di accesso ad una stanza nella Sezione Volanti.

Il giorno successivo, giovedì 11 luglio, il cittadino rumeno, che è stato sottoposto a rito per direttissima in cui è stato convalidato l’arresto, è stato collocato presso il C.P.R. di Bari dove sarà trattenuto per essere poi definitivamente allontanato dall’Italia.

Già a luglio 2023 il 44enne era stato condannato con sentenza emessa dal Tribunale di Padova alla pena di mesi 4 e giorni 10 di reclusione in ordine al reato di violenza o minaccia e oltraggio a Pubblico Ufficiale; in data 30 gennaio 2020 era stato condannato alla pena di mesi 10 di reclusione in ordine ai reati di rapina impropria e lesioni personali aggravate; a febbraio 2010 era stato condannato con sentenza emessa dal Tribunale di Padova alla pena di anni 2, mesi 8 di reclusione in ordine ai reati di rapina e lesioni personali.

Lo stesso ha a carico, altresì, numerosi precedenti di polizia in ordine ai reati di danneggiamento, resistenza a Pubblico Ufficiale, violenza o minaccia a Pubblico ufficiale, percosse, minaccia, furto aggravato, ricettazione, invasione di terreni od edifici, possesso ingiustificato di chiavi o di grimaldelli.

Data la sua pericolosità sociale, pertanto, ne è stato nuovamente disposto l’allontanamento dal territorio nazionale con decreto emesso dal Questore di Padova Marco Odorisio, provvedimento che è stato eseguito con accompagnamento al CPR di Bari lo scorso giovedì.

Nello stesso giorno, giovedì 11 luglio, un 40enne marocchino è stato rimpatriato in esecuzione dell’Espulsione alternativa alla detenzione emessa dal Magistrato di Sorveglianza di Padova.

Entrato in Italia a settembre 2007, lo stesso si è regolarizzato ottenendo un permesso di soggiorno rilasciato dall’Ufficio Immigrazione di Padova per motivi di lavoro subordinato a tempo determinato, rinnovato regolarmente fino a maggio 2016.

In data 12 ottobre 2021 il 40enne era stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione per il reato di rapina aggravata e ad ottobre dello stesso anno trattenuto presso il C.P.R. di Milano Corelli a seguito di provvedimento emesso dal Questore di Padova.

In data 30 marzo 2023 era stato nuovamente arrestato in esecuzione di un Ordine di Carcerazione e, all’atto della scarcerazione, avvenuta lo scorso 11 luglio, è stato allontanato dall’Italia e rimpatriato con volo diretto in Marocco.

Salgono, così, a 22 gli Accompagnamenti Immediati in frontiera di cittadini irregolari sul territorio dello Stato disposti, con decreto del Questore della provincia di Padova Marco Odorisio, dall’inizio dell’anno ad oggi e a 84 i collocamenti di cittadini stranieri irregolari presso un C.P.R. d’Italia, eseguiti dalla Questura di Padova grazie all’assegnazione di un posto presso uno dei Centri di Permanenza e Rimpatrio sul territorio nazionale da parte della Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere.


13/07/2024

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