Padova, 19 luglio 2021 – È stato siglato lunedì mattina presso la Questura di Padova un importante Protocollo d’intesa tra la Polizia di Stato e il Gruppo Carraro S.p.A. per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici che hanno per oggetto i sistemi e i servizi informativi di particolare rilievo per il Paese.
La convenzione, firmata dal Dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Veneto Sergio Russo e dal Presidente del Gruppo Carraro, Enrico Carraro alla presenza del Questore di Padova, Isabella Fusiello, rientra nell’ambito delle direttive impartite dal Ministro dell’Interno per il potenziamento dell’attività di prevenzione alla criminalità informatica, attraverso la stipula di accordi con gli operatori che forniscono prestazioni essenziali per il sistema economico e sociale del Paese.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni è, infatti, quotidianamente impegnata a garantire l’integrità e la funzionalità della rete informatica delle strutture di livello strategico per il Paese sia attraverso il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, sia attraverso i Compartimenti Polizia Postale a livello regionale.
Questo protocollo, che negli anni è stato sottoscritto anche da altre aziende private in Italia e da Pubbliche Amministrazioni Locali, consentirà di creare una vera e propria rete mettendo a fattor comune le esperienze di diversi ambiti del mondo dell’impresa e della gestione della res pubblica, con l’obiettivo di scambiare informazioni, di realizzare piani di azione comuni. Ciò consentirà di migliorare ulteriormente la capacità proattiva di intervento e di comunicazione fra le parti coinvolte in caso di situazioni di emergenza.
Una tematica di grandissima rilevanza nel contesto attuale in cui servizi indispensabili ai cittadini vengono erogati da enti governativi, pubblica amministrazione, infrastrutture critiche e imprese attraverso reti e sistemi informativi. Incidenti informatici che impattino tali infrastrutture e servizi possono avere conseguenze economiche molto rilevanti, a livello di nazione, di industrie e di singoli cittadini.
“Da anni il mondo è sempre più connesso. I dati sono ormai un patrimonio imprescindibile tanto nelle nostre vite private quanto in quelle professionali. Nessuna azienda oggi può pensare di operare se non mette in primo piano il presidio della propria infrastruttura informativa. E ciò vale a maggior ragione per un Gruppo internazionale come il nostro che opera in ogni continente 24 ore al giorno. – ha commentato Enrico Carraro, Presidente del Gruppo Carraro – Oggi più che mai è necessario che tutti gli attori, economici o meno, collaborino per far fronte comune alle minacce che quotidianamente arrivano dalla Rete. Il Protocollo odierno va proprio in tale direzione ed è per noi un onore essere al fianco della Polizia di Stato per contribuire ad un futuro migliore per il nostro Paese”.
“la progressiva evoluzione e diffusione della tecnologia informatica ha introdotto nell'ambito del diritto nuovi elementi degni di tutela quali: il software, le banche dati e i dati in esse contenuti, le opere multimediali e i nomi di dominio. Infatti, l'attuale sviluppo tecnologico, che ha raggiunto tutti i settori strategici della società, ha comportato parallelamente una forte vulnerabilità della stessa e conseguentemente l'esigenza di una sua tutela a più vasto raggio che tenga conto dei nuovi interessi da proteggere” ha dichiarato Isabella Fusiello, Questore di Padova.
Più nel dettaglio il Protocollo ha lo scopo di sviluppare collaborazioni, condividere procedure e informazioni utili così da poter aumentare la capacità di prevenzione e contrasto dei reati e dei crimini informatici, istituzionalmente demandati alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, di estrema rilevanza nell’attuale contesto socio-politico che richiede costante attenzione ai fenomeni del cybercrime e del cyberterrorismo.
Concretamente la collaborazione partirà dalla condivisione ed analisi di informazioni idonee a prevenire attacchi o danneggiamenti che possano pregiudicare la sicurezza delle infrastrutture informatiche dell’azienda, per arrivare alla segnalazione di emergenze relative a vulnerabilità, minacce ed incidenti in danno della regolarità dei servizi di telecomunicazione e all’identificazione dell’origine degli attacchi subiti dalle infrastrutture tecnologiche. Il protocollo prevede inoltre un costante scambio sul piano formativo del know-how per affrontare il cybercrime con conoscenze sempre più elevate e strumenti più evoluti ed efficaci.