A seguito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Padova e condotte da personale della Polizia di Stato, è stata data esecuzione, in collaborazione con le Squadre Mobile di Vicenza e Treviso, ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali (una carcerazione e tre obblighi di dimora e presentazione alla p.g.) emessa dal Tribunale Ordinario di Venezia - Sezione Distrettuale del Riesame nei confronti di quattro soggetti, accusati, a vario titolo, unitamente ad altri cinque co-indagati (allo stato non destinatari di alcun provvedimento restrittivo), di aver importato dall’Olanda, detenuto e venduto la c.d. droga dello stupro (GBL), nonché acquistato, detenuto e ceduto cocaina.
L’ordinanza cautelare rappresenta l’epilogo di una complessa attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Padova (Sezione Antidroga), attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di osservazione, pedinamenti, perquisizioni e sequestri – che hanno non solo dato riscontro all’interpretazione delle conversazioni intercettate ma consentito pure di addivenire ad arresti in flagranza (alcuni dei quali, peraltro, effettuati nei confronti di taluno degli odierni destinatari di misura) –, compendiata in ultimo nella richiesta avanzata della Procura della Repubblica di Padova e che ha permesso di scoprire (fra le province di Padova, Vicenza e Venezia, fino al dicembre 2019) una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti sintetiche quali GBL (gamma butiro lactone) – detta anche “droga dello stupro” –, mefedrone, nonché di cocaina e di farmaci privi di autorizzazione.
L’indagine è nata sulla scorta di attività info-investigativa posta in essere dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile patavina, rivolta in prima istanza nei confronti di un soggetto di origini cubane abitante a Limena, ma ben presto orientatasi verso altri soggetti, fra cui S.B. di anni 45, che al pari del primo aveva formato oggetto di alcune segnalazioni che lo indicavano particolarmente attivo nel traffico di droga non solo tradizionale ma anche sintetica.
Sulla base di alcuni iniziali elementi indiziari, la Procura della Repubblica di Padova ha ritenuto di avanzare richiesta di autorizzazione a compiere attività di intercettazione, attività che ha ben presto fornito alcune conferme in ordine all’effettivo coinvolgimento nell’attività di spaccio non solo del secondo dei soggetti indicati, ma anche di un ulteriore soggetto con lui convivente. I due, abitanti a Noventa Padovana(PD) si sono rivelati veri e propri soci in affari, concorrendo nell’acquisto e spaccio di sostanza stupefacente. L’uno col compito di ricevere i “clienti” presso l’abitazione di Noventa Padovana; l’altro, invece, col compito di reperire, a qualsiasi ora del giorno e della notte, non solo cocaina ma anche sostanze sintetiche, ovvero il GBL (da loro indicato col termine “prosecco” o con l’iniziale “G”) e Mefedrone (indicato più semplicemente con la sola iniziale “M”).
A richiesta dei frequentatori del loro appartamento, i due (entrambi italiani) offrivano e cedevano in cambio di denaro la sostanza sintetica (gamma-butiro-lactone o droga dello stupro), cocaina e Mefedrone. L.F. di anni 50, con un lavoro saltuario, reperiva i clienti anche presso locali di Padova, rifornendosi giornalmente dei quantitativi di droga necessari (rivolgendosi a due diversi magrebini e ad un nigeriano, che incontrava presso i giardini della Specola, in Via Facciolati-Via Crescini-Via d’Acquapendente e talvolta in zona Portello oppure in zona industriale). Il suo socio preferiva invece reperire clienti attraverso alcune chat.
Uno dei maghrebini, ben presto individuato ed identificato dagli agenti della Squadra Mobile in N.I. un 37enne tunisino (destinatario della misura della custodia cautelare in carcere, oltre che di un precedente provvedimento di cattura), veniva una prima volta tratto in arresto dagli stessi uomini della Squadra Mobile nel novembre 2019, perché trovato in possesso di cocaina.
Grazie al monitoraggio dei telefoni della coppia L.F. e S.B., ben presto si è ricostruita la rete di clientela legata alla loro attività di spaccio di di “G” o “prosecco” (gamma-buliro-lactone o droga dello stupro), mefedrone (M), e di medicinali, quali Cialis, Viagra, Kamagra, così come pure ai loro canali di rifornimento.
Sono stati così individuati, quali fornitori e come tali destinatari di obbligo di dimora e presentazione alla P.G.: B.A. 32enne di Conegliano (per il Mefedrone), B.E. di anni 47 (fornitore di GBL ed all'occorrenza di Viagra Cialis Kamagra), e V.M. di anni 53, istruttore di fitness (fornitore di GBL e cocaina, dal medesimo indicate nei contatti come vitamine “G” e “C”), questi ultimi entrambi di Vicenza.
Oltre costoro, ad essere stati individuati sono stati pure altri soggetti, co-indagati nel medesimo procedimento penale, ma non destinatari di esecuzione: F.V. un 60enne di Fosso’(VE) (il quale riforniva sia il GBL che mefedrone), H.S. cittadino albanese di 37 anni, pregiudicato per reati inerenti gli stupefacenti, residente a Grumolo delle Abbadesse(VI) (fornitore di cocaina) e B.N. 34enne di Ponzano Veneto, il quale si faceva spedire il GBL presso l'abitazione dei propri genitori.
In concreto è emerso come gli indagati importassero dall’estero GBL e mefedrone fin dal 2018, chiaramente anche a fini di cessione a terzi. A rifornire gli altri complici di cocaina erano soprattutto i due stranieri (Nasri Imed, destinatario di misura cautelare in carcere ed il co-indagato di nazionalità albanese)
Numerosi i riscontri eseguiti nel corso dell’attività:
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il 15 novembre 2019, sempre personale della Squadra Mobile di Padova traeva in arresto in zona Portello un cittadino magrebino trovato in possesso oltre che di un bilancino anche di sei dosi di cocaina pronte per essere cedute agli acquirenti.
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il 19 Novembre 2019, gli stessi poliziotti rintracciavano all’interno di un sexy-shop e denunciavano in stato di libertà colui che le intercettazioni avevano consentito di individuare quale fornitore di Cialis, Kamagra e Sidenafil (in assenza di qualsivoglia autorizzazione). Nella circostanza gli venivano sequestrate molteplici confezioni degli anzidetti medicinali, venduti ogni singola pastiglia a prezzi oscillanti tra i cinque ed i dieci euro, nonché una considerevole somma di denaro (2.575 €) di cui il soggetto non sapeva fornire alcuna giustificazione.
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il 20 novembre 2019, all’interno di una borsa rinvenuta dell’armadietto della palestra ove uno degli indagati svolgeva attività di personal trainer, furono sequestrati due bilancini di precisione, circa mezzo etto di cocaina, in parte già confezionata in dosi pronte per essere cedute e molteplici involucri vuoti;
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il 25 novembre 2019 a riscontro della stupefacente che veniva acquistato e ceduto, i poliziotti della Squadra Mobile arrestavano un 60enne di Fosso'(VE) trovato in possesso di 1.200 ml di GBL, 14 gr. di mefedrone suddiviso in bustine e di una modica quantità di ecstasy, hashish e marijuana, oltre che materiale idoneo al confezionamento;
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il 12 Dicembre 2019, su perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica di Padova presso l’abitazione dei co-indagati di Noventa Padovana, si sequestravano 250 ml di GBL in bottiglia, un bilancino di precisone, potendo riscontrare nella circostanza numerosi ordini effettuati via internet per più di sei litri di GBL, dal mese di Giugno al mese di Dicembre 2019.
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il 09 gennaio 2020 ad essere arrestato è stato il 34enne di Ponzano Veneto, il quale aveva ricevuto appena il giorno prima circa sei litri di GBL. Oltre a quest’ultima sostanza gli venivano sequestrati pure ecstasy, mefedrone, prodotti anabolizzanti e dopanti di vario genere e materiale per il confezionamento della droga.