Al termine di una complessa attività di indagine, la Squadra Mobile di Padova ha individuato e arrestato una donna e i suoi due figli nomadi quali autori di numerose truffe commesse mediante la tecnica della ricarica postepay.
Il modus operandi era sempre lo stesso: il malcapitato, dopo aver inserito online l'annuncio relativo alla vendita di qualche oggetto, veniva contattato da uno dei tre truffatori che si mostrava intenzionato all'acquisto del bene e invitato a raggiungere il più vicino sportello bancomat delle poste italiane per ricevere il pagamento di quanto pattuito. Durante le operazioni di versamento, la vittima veniva guidata passo dopo passo dai truffatori a compiere determinate operazioni che però non erano finalizzate a ricevere il pagamento pattuito ma ad effettuare ricariche su un'altra carta elettronica intestata ai malfattori.
L'attività di indagine è partita a seguito di una querela per truffa sporta presso la Questura di Padova da un cittadino nigeriano che si era accorto di essere stato raggirato dai tre, i quali, facendogli credere di avergli trovato un lavoro, gli avevano fatto attivare una carta elettronica postepay su cui accreditare la retribuzione, mentre in realtà la stessa era stata successivamente utilizzata dai malviventi per truffare le vittime.
Le indagini hanno portato ad identificare i tre truffatori e a scoprire che in soli 8 giorni erano state effettuate diverse ricariche sulla carta elettronica del cittadino nigeriano per un totale di circa 9.090€ ed ulteriori ricariche su altre carte elettroniche per un valore di circa 9.000€ a seguito di truffe attuate in diverse città d’Italia.
I proventi delle truffe venivano prelevati in alcuni casi in denaro contante ed altre volte riciclati su altre carta postpay intestate ai tre malviventi.