La Polizia di Stato di Padova ha arrestato, per il reato di tentato furto aggravato e porto ingiustificato di oggetti atti allo scasso, un cittadino marocchino 34enne, residente in provincia di Treviso, di fatto senza fissa dimora, irregolare sul territorio italiano e già denunciato (16/10/2017) per non aver ottemperato all’ordine del Questore di lasciare il T.N. con precedenti specifici, reiterati infra quinquennali.
Alle ore 14.00 di ieri, un ispettore della Squadra Mobile di Padova, libero dal servizio, percorreva a piedi la via cittadina Umberto I° con orientamento centro città-Prato della Valle, giunto nei pressi del civico 112, notava sul lato destro, e precisamente sotto i portici, un cittadino nordafricano vestito con giubbotto nero, berretto nero calzato in testa, pantaloni beige e scarpe tennis, fermo nei pressi di un negozio, che si guardava attorno con fare sospetto.
Dopo aver oltrepassato questo soggetto, l’ispettore si fermava in maniera defilata ad una distanza di circa 10 metri, per osservarlo.
Il nordafricano, dopo essersi guardato nuovamente attorno, sollevava con la mano destra per la sella, un velocipede tipo donna colore nero, chiuso con un lucchetto di metallo sulla ruota posteriore, e con la mano sinistra il manubrio e si allontanava su via Umberto I°, dirigendosi poi in via Memmo.
A questo punto il poliziotto ha seguito il soggetto e dopo aver percorso alcuni metri, lo vedeva girarsi all’indietro ed abbandonare la bicicletta nei pressi del civico 7, allontanandosi di corsa verso via Torresino.
L’ispettore lo ha quindi rincorso allertando contestualmente la sala operativa 113, che faceva intervenire una Volante, che, pochi istanti dopo, nei pressi di via San Tomaso, fermava il soggettodescritto.
L’uomo, privo di documenti veniva sottoposto a perquisizione personale e trovato in possesso di una tenaglia da carpentiere che teneva celata in una tasca interna del giubbotto, opportunamente sequestrata.
Gli accertamenti conseguenti hanno permesso di accertare che il velocipede oggetto del tentato furto apparteneva ad una cittadina cinese del ’65 e che il responsabile della condotta criminosa era destinatario di un provvedimento di revoca del decreto di sospensione di ordine di esecuzione per la carcerazione e ripristino dell’ordine medesimo” dovendo espiare la pena residua di mesi 11 e giorni 28.
All’esito dell’attività l’uomo è stato tratto in arresto.