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Arrestato in Prato della Valle il capo di un’organizzazione dedita allo spaccio di cocaina.

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Arresto in Prato della Valle capo organizzazione spaccio di cocaina

La polizia di Stato di Padova ha tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, Zarog Bilel nato in Marocco il 17.10.1997, rintracciato in Prato della Valle dagli agenti della Squadra Mobile

L’ordinanza scaturisce da un’attività di indagine iniziata nel mese di ottobre u.s. con l’arresto di un sedicente cittadino tunisino SAIED Hammemi sorpreso in zona  Mandria con 20 gr di cocaina.

Le successive indagini, coordinate dal Sost. Procuratore dott. Roberti, , hanno permesso di risalire al soggetto che da casa dirigeva l’attività di spaccio in molte zone della città servendosi di diversi “spacciatori da strada”, tra i  quali anche un minorenne.

Lo stratagemma messo a punto prevedeva l’utilizzo da parte del “capo” di un’utenza cellulare costantemente spenta con trasferimento di chiamata su un altro numero intestato ad un presta nome straniero.

Lo spacciatore con il telefono restava lontano dalle zone di vendita ma riceveva le richieste degli acquirenti che velocemente girava poi ai suoi “galoppini”, attivi soprattutto tra le vie del quartiere “città giardino”.

Così facendo, il sodalizio criminale riteneva che, qualora uno degli spacciatori in strada fosse stato controllato dalle FF.OO, sarebbe stato difficile per queste risalire a chi materialmente dirigeva il traffico illecito.

Infatti, dall’esame dei contatti telefonici non sarebbe mai emerso il vero numero dell’organizzatore, ma solo il numero di telefono fittizio in uso allo Zarog.

Compreso il sistema, la conseguente attività di polizia giudiziaria consentiva di identificare tutti gli “spacciatori di strada” e di risalire al “capo”, che, a riscontro delle ipotesi investigative, veniva trovato in possesso di un telefono cellulare dual sim, con all’interno due schede telefoniche: quella appunto fittizia, sulla quale era indirizzato il trasferimento di chiamata del numero che, formalmente spento, era, invece, regolarmente contattato da decine di acquirenti di cocaina.

All’esito delle indagini, gli agenti della Squadra Mobile hanno calcolato che lo Zagor, in soli 15 giorni aveva guadagnato una somma di circa 30.000 euro: risultato delle cessioni giornaliere di circa 30 gr. di cocaina ad altrettanti acquirenti italiani.

 


02/03/2018

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