Nella giornata di ieri la Polizia di Padova ha eseguito tre misure cautelari nei confronti del 53enne padovano POMARO Floriano, del 36enne padovano BELLOTTO Riccardo per i reati di caporalato e nei confronti del 62enne padovano ZECCHINATO Mario, per riciclaggio, tutti operanti nel settore della logistica.
L’attività di indagine svolta dalla DIGOS e dalla Squadra Mobile, coordinata dall’Autorità Giudiziaria, si è focalizzata sulle attività illecite di sfruttamento dell’attività lavorativa di alcuni operatori di facchinaggio attivi nel settore della Logistica.
Le indagini si sono concentrate su alcune cooperative, raggruppate ad hoc in una associazione temporanea d’impresa finalizzata ad abbattere notevolmente i costi di gestione, attraverso l’assunzione di operai stranieri, soprattutto di origine bengalese.
I lavoratori venivano assunti fittiziamente con contratti part-time, nonostante il lavoro fosse a tempo pieno ed il pagamento degli straordinari veniva corrisposto fraudolentemente con il meccanismo dei rimborsi spese per missione, eludendo tassazione e contribuzioni previdenziali e ricorrendo anche all’istituto dei tirocini formativi per stranieri extra UE.
Le cooperative erano di fatto gestite da POMARO attraverso BELLOTTO Riccardo e ZECCHINATO Mario, uomini di sua fiducia.
POMARO Floriano, si avvaleva di intermediari che avevano il compito di trovare stranieri disposti ad ogni tipo di compromesso pur di lavorare in Italia ed avere, a lungo andare, un contratto di lavoro a tempo indeterminato, presupposto indispensabile per il rilascio del permesso di soggiorno.
POMARO gestiva tutta la parte relativa alla logistica tramite una società composta quasi esclusivamente da cittadini di origine del Bangladesh che, dietro le intimidazioni e le minacce degli intermediari, erano disposti a svolgere turni di lavoro massacranti, retribuiti solo in parte dal contratto di lavoro (spesso part-time) per il quale erano stati assunti, mentre la restante porzione di ore effettivamente prestate veniva pagata attraverso l’istituto del rimborso spese.
Gli investigatori hanno eseguito, anche con l’ausilio delle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine del Veneto, alcune perquisizioni delegate negli uffici e locali di cooperative ed imprese legate al circuito della Logistica di Padova, nonché abitazioni ed ogni altro immobile nella disponibilità degli indagati.
Nell’ambito delle attività di indagine, nel 2014 furono eseguite perquisizioni negli uffici di alcune cooperative, che consentirono di riscontrare significativi elementi di reità a carico degli indagati, in ordine a reiterate condotte di “caporalato”, ai danni dei lavoratori, incidendo anche sulla gestione e partecipazione ad eventuali scioperi programmati.