Arrestati due rapinatori professionisti e sequestrate armi
Nel corso dei servizi di controllo del territorio intensificati in occasione delle festività pasquali su direttiva del Questore di Padova, Gianfranco Bernabei, lo scorso lunedì gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato due noti pregiudicati italiani di 62 e 59 anni, specializzati in rapine a amano armata, in procinto di aggredire la titolare di un noto ristorante della provincia per sottrarle l’incasso del proprio locale, che avrebbe dovuto versare in una banca a Cadoneghe.
Lunedì mattina, durante gli straordinari servizi di perlustrazione della città, l‘attenzione degli investigatori è stata attirata da due pregiudicati, noti perchè più volte arrestati per rapina, che viaggiavano in via Nazareth a bordo di un veicolo Fiat 500.
Effettuato un immediato controllo alla targa e al veicolo, gli agenti hanno scoperto che i due erano su un mezzo rubato lo scorso gennaio a Maserada del Piave, a cui avevano applicato una targa illecitamente sottratta ad un’altra autovettura qualche mese fa a Torre di Quartesolo (VI).
Immediatamente gli investigatori hanno iniziato a pedinare il veicolo che si è diretto verso Cagoneghe, dove dapprima ha effettuato diverse perlustrazioni intorno ad un ristorante della zona e poi ha arrestato la corsa nel parcheggio retrostante la banca dei Monti Paschi di Siena.
Intuita un’imminente attività criminosa, gli investigatori hanno tenuto d’occhio i due malviventi, richiedendo pattuglie di rinforzo tramite centrale operativa.
Gli agenti, non appena hanno visto i due pregiudicati prepararsi per entrare in azione, travisandosi il volto con l’utilizzo di copricolli, sono usciti allo scoperto e hanno accerchiato la macchina, bloccandoli.
Sottoposti a perquisizione, i rapinatori sono stati trovati in possesso di una pistola semiautomatica con matricola abrasa, passamontagna e fascette da elettricista, destinate ad immobilizzare la vittima.
Nell’area limitrofa sono stati trovati parcheggiati un furgone Fiat Doblò, rubato a novembre del 2016 a Vigodarzere e un’ Opel Zafira, provento di furto a Pordenone lo scorso febbraio, alle quali erano state applicate targhe rubate, che sarebbero state utilizzate dai malviventi per fuggire dal luogo del delitto.
All’interno di uno dei veicoli sono stati trovati un’altra pistola con matricola abrasa e una tanica di benzina che sarebbe stata utilizzata per incendiare i mezzi utilizzati per la fuga.
I due sono stati portati in Questura dove sono stati tratti in arresto per tentata rapina, porto abusivo di armi, riciclaggio e ricettazione e associati in carcere.