Dopo alcuni episodi di furto in appartamento accaduti nelle ultime settimane nella zona Arcella di Padova, la Questura ha implementato i servizi di prevenzione e contrasto alla microcriminalità sull’intero territorio cittadino, come da direttive impartite dal Questore Gianfranco Bernabei.
Grazie all’intensificazione dei mirati e specifici servizi di controllo del territorio, nella mattinata di ieri, gli agenti della Squadra Volante sono riusciti a sventare la commissione di un furto all’interno di un appartamento di proprietà di una coppia di anziani.
Verso le 9.30, i poliziotti hanno notato due giovani donne che, aiutandosi a vicenda, tentavano di arrampicarsi sulla grondaia di un palazzo in via Leonardo da Vinci, cercando di raggiungere il balcone dell’appartamento posto al primo piano.
Alla vista della Polizia, le due sono scappate verso la chiesa di San Carlo ma sono state prontamente inseguite dagli agenti che sono riusciti a bloccarle in via Guarneri e a renderle completamente inoffensive.
Sottoposte a perquisizione personale, le due sono state trovate in possesso di cacciaviti, di un paio di calzini e di un pezzo di plastica, normalmente utilizzati per non lasciare impronte durante il compimento dell’attività illecita.
Dopo aver verificato insieme alla coppia di anziani che, grazie al tempestivo intervento della Polizia, le donne non erano riuscite a commettere alcun furto all’interno dell’appartamento di loro proprietà, gli agenti le hanno condotte in Questura per sottoporle ad ulteriori accertamenti.
Dall’esito dell’esame comparativo delle impronte digitali, è emerso che entrambe, nomadi rispettivamente di 22 e 23 anni, erano gravate da numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio commessi in tutto il Nord Italia, già dall’età di 13 anni.
La ventiduenne, al quinto mese di gravidanza e residente a Londra, ma di fatto senza fissa dimora in Italia, è stata arrestata e condotta in carcere perché ricercata per un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale per i Minorenni di Venezia, dovendo espiare la pena di un anno di reclusione per un furto commesso a Rovigo nel 2013.
L’altra giovane, 23enne di origine croata e in Italia senza fissa dimora, invece, è stata denunciata a piede libero perché risultata inottemperante al provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Ferrara, con conseguente ordine di allontanamento emesso dal Questore dello stesso capoluogo.
Entrambe sono state indagate anche per porto ingiustificato di arnesi atti allo scasso.