Quando la tecnologia aiuta la sicurezza
Ad Oristano, analogamente a quanto accaduto in altre provincie italiane, è stato attivato oggi il primo "braccialetto elettronico" per il controllo dei detenuti agli arresti domiciliari. L'attivazione di tale dispositivo, effettuata dalla Polizia di Stato di concerto con la Magistratura e la Polizia Penitenziaria, sarà un ottimo ausilio per gli Operatori della Centrale Operativa che potranno controllare da una postazione remota il rispetto delle prescrizioni imposte dal regime di detenzione domiciliare, riducendo nel contempo i disagi per le persone soggette a tale restrizione. Il sistema è costituito dal "braccialetto elettronico", normalmente applicato alla caviglia del detenuto, e da una centralina elettronica con ripetitore installata presso l'abitazione ove devono essere scontati gli arresti domiciliari. La centralina, dialogando con il dispositivo di controllo a distanza, comunica alla centrale operativa gli eventuali allontanamenti dall'abitazione, tentativi di manomissione, distruzione o alterazione in genere. In tale eventualità, un segnale d'allarme sonoro consentirà un tempestivo intervento delle pattuglie impiegate nel controllo del territorio.Oristano. Arresti domiciliari - Attivato il primo “braccialetto elettronico”
21/05/2014