80.000 pieghevoli e 75.000 adesivi saranno distribuiti ai giovani della provincia.
L'opuscolo affronta il delicato tema del bullismo, nelle sue molteplici manifestazioni.
Spesso sull'interesse del bambino e dell'adolescente, sembrano prevalere la questione della pericolosità e l'esigenza di controllo. Il
bullismo può essere interpretato come un "problema sociale", la cui unica soluzione rischia di essere rintracciata nella punizione e nella
repressione del comportamento aggressivo.
La prevenzione non è affatto un luogo comune nel caso del bullismo; il primo passo è acquisire gli strumenti per riconoscere il
fenomeno. Il bullismo infatti, si manifesta attraverso una serie di campanelli d'allarme che possono essere identificati precocemente. Se non
individuato per tempo o male interpretato, le difficoltà legate al bullismo possono accrescersi, lo sviluppo e l'integrazione sociale essere
irreparabilmente compromessi.
L'Italia oggi è al terzo posto in Europa, dietro Gran Bretagna e Francia, nella diffusione del bullismo nelle scuole e le ultime ricerche
sul campo confermano che il fenomeno è in costante aumento. In prima linea in questa lotta, accanto alle istituzioni, ci devono essere i
genitori e la scuola.
Dopo i recenti fatti di cronaca che hanno interessato anche la Sardegna, la Questura di Nuoro ha deciso di ideare due "pieghevoli" sul bullismo per
sensibilizzare la comunità sulla diffusione silenziosa del fenomeno e per contribuire ad aiutare le vittime, le famiglie e il mondo della
scuola ad affrontare in modo corretto il problema.
L'iniziativa si inserisce nel più ampio alveo della Polizia di Prossimità. In particolare, fa parte del progetto di educazione alla
legalità che, realizzato nelle scuole della provincia ormai da oltre tre anni, ha trovato la sua massima espressione nella pubblicazione
delle due edizioni del diario scolastico Diahiò. L'idea di un lavoro sul bullismo nasce anche dalle segnalazioni "informali" raccolte dai
Poliziotti di Quartiere sulla diffusione del fenomeno nel capoluogo.
I pieghevoli, destinati uno ai ragazzi e l'altro ai genitori/scuola, contengono un capitolo generale descrittivo del fenomeno e alcune parti
dedicate a: consigli per le vittime, consigli per gli adulti/famiglia, consigli per gli operatori della scuola, conseguenze del bullismo,
riflessioni generali per non sottovalutare il problema. Insieme al pieghevole è stato distribuito un adesivo (con vignetta e slogan) contro
la diffusione del fenomeno.
La realizzazione del progetto è stata possibile anche grazie al contributo della Fondazione Banco di Sardegna, che da tempo finanzia con
interesse le iniziative della Questura.
Sono stati stampati oltre 80.000 pieghevoli e 75.000 adesivi, che saranno distribuiti nelle scuole e nei luoghi di ritrovo dei ragazzi.
L'iniziativa è stata presentata alla stampa il 7 aprile 2006, nell'aula magna della Questura, alla presenza del Dirigente del Centro Servizi
Amministrativi per la scuola della Provincia di Nuoro Dott. Francesco Feliziani e del Presidente della Fondazione Banco di Sardegna Prof. Antonello
Arru.