Furti in abitazione nella periferia del centro barbaricino
Dopo alcuni mesi di assenza di furti in abitazione nel comune di Nuoro, registratasi dopo gli arresti di quattro donne di etnia Rom per furto in appartamento, effettuati dalle Volanti della Questura nel mese di Agosto, negli ultimi giorni si sono verificati due furti in abitazione, uno consumato ed uno tentato, entrambi nella periferia del centro barbaricino e tutti con le medesime modalità, riconducibili ad un modus operandi tipico di soggetti di etnia rom.
La risposta della Questura non si è fatta attendere ed è stato subito attivato un dispositivo di prevenzione ad hoc, che negli ultimi giorni ha consentito il fermo di due nomadi e la denuncia di altri cinque rom per i reati di furto in appartamento, ricettazione, possesso ingiustificato di strumenti di effrazione e violazione del divieto di ritorno nel Comune di Nuoro. Il Questore ha inoltre emesso complessivamente sette Fogli di Via obbligatori con divieto di ritorno nel capoluogo barbaricino per i prossimi tre anni a carico di altrettanti Rom.
Per il reato di furto in appartamento aggravato sono finite nel carcere di Badu e Carros due rom ed una terza è stata deferita all’Autorità giudiziaria in stato di libertà; dopo una rapida indagine gli uomini delle Volanti hanno infatti identificato le tre quali autrici di un furto consumato il 28 ottobre scorso all’interno di un appartamento di Nuoro.
Nell’occasione le tre, di 21, 26 e 29 anni, provenienti da Lazio e Lombardia, hanno asportato oggetti preziosi per un ammontare di circa 9000 euro e qualche giorno dopo son tornate in citta dove, dopo aver acquistato due grossi cacciavite e dei guanti, son subito state intercettate dalle Volanti della Questura che da un riscontro con le immagini delle telecamere acquisite nei pressi della abitazione le hanno riconosciute come le autrici di quel furto.
Per il reato di ricettazione è stata invece denunciata una giovane Rom, perché, a seguito di perquisizione, è stata trovata in possesso di monili d’oro di cui non sapeva giustificare la provenienza; in particolare una fede da uomo con scritto nella parte interna un nome di donna che la giovane, a richiesta degli agenti, diceva di non conoscere e giustificava la presenza dell’anello prima dicendo che le era stato regalato da una sconosciuta e poi affermando che era un regalo di sua nonna, ma al momento non ne ricordava il nome.
Per il reato di possesso ingiustificato di strumenti di effrazione e violazione del divieto di ritorno nel Comune di Nuoro sono stati denunciati un uomo e due donne di etnia Rom tutti in trasferta dal Lazio i quali, alla vista della Volante, hanno cercato, a bordo di un’auto noleggiata nel continente, di sfuggire al controllo iniziando una rocambolesca fuga terminata col fermo del veicolo e la denuncia dei tre.
Una di loro D. S., pluripregiudicata con decine di false identità, era stata scarcerata la mattinata stessa, dopo esser stata arrestata ad Olbia perché sorpresa dal padrone di casa mentre cercava di entrare all’interno del suo appartamento; la nomade era già stata arrestata in precedenza anche dagli agenti della Questura di Nuoro che oggi la hanno denunciata.
Altri cinque Rom sono stati invece intercettati da una pattuglia mentre, con fare sospetto, si aggiravano nella periferia del capoluogo barbaricino; tutti accompagnati in Questura per essere compiutamente identificati, perquisiti e foto-segnalati, e, a carico di due di loro essendo pregiudicati, è stato notificato un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno in città per i prossimi tre anni.
L’occasione è utile per rinnovare le raccomandazioni a tutti i cittadini di contattare subito la Questura tramite 113 nel caso in cui si avvistino persone sospette aggirarsi presso le proprie abitazioni, specie se si tratta di giovani Rom di sesso femminile, in stato di gravidanza e vestite all’occidentale., solite utilizzare tale vestiario per carpire la fiducia degli ignari cittadini.