Gli episodi di violenza nei confronti delle donne che continuano a registrarsi su tutto il territorio nazionale nonché l’analisi dei dati sul fenomeno nei contesti familiari e nei rapporti di coppia, hanno indotto la Polizia di Stato a proseguire la campagna di prevenzione “Questo non è amore”. Avviata nel 2016, dal 2017 è diventata un’iniziativa permanente sviluppata dalla Questura con lo scopo di informare e, soprattutto, aiutare l’emersione delle situazioni di violenza grazie ad un approccio attuato e diretto verso l’utente, offrendo alle vittime il contatto con personale specializzato, consapevoli di quanto sia importante rompere l’isolamento e trovare il coraggio di parlare di ciò che accade anche nelle mura domestiche. Pertanto, in occasione della “Giornata internazionale della donna”, nella mattinata di sabato 5 Marzo, dalle ore 10.00, in P.zza Vittorio Emanuele, la Questura di Nuoro ha allestito uno stand, dove personale specializzato della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile è stato messo a disposizione per informare e sensibilizzare i cittadini e fornire indicazioni o rispondere a domande circa gli strumenti giuridici di prevenzione e repressione del fenomeno che, per essere affrontato, richiede nella sua complessità una visione multidisciplinare, un lavoro di rete e di partenariato con le altre istituzioni e associazionismo. In quest’ottica si inserisce la collaborazione con il Soroptimist di Nuoro, già attivo nella campagna internazionale “Orange the world” sostenuta dal Soroptimist Internazionale e promossa dalle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile, che prosegue il suo impegno e cooperazione con le istituzioni, contro ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne. La Presidente Mariangela Crabolu, ha donato al Questore di Nuoro Alfonso Polverino un Kit informatico audio e video di ultima generazione “Una stanza tutta per sé”. Le ridotte dimensioni della strumentazione, che lo rendono facilmente trasportabile, consentirànno al personale specializzato della Polizia di Stato di acquisire testimonianze delle vittime di violenza di genere anche fuori dai luoghi istituzionali (abitazione, ospedale, casa protetta).
