per la violazione commessa si procura un alibi che non regge
Dall’età di 18 anni, ha collezionato una serie di reati predatori per i quali, ogni commutazione di pena con misure restrittive, siano esse di prevenzione, cautelari o personali, sono state sempre disattese.
Anche nella tarda serata di ieri, Tommaso Marzano, 32enne sottoposto, dal gennaio di quest’anno, alla misura degli arresti domiciliari, in aggravamento all’obbligo di presentazione alla P.G., ha commesso l’ennesima violazione, evadendo.
Gli agenti del Commissariato di P.S. “Frattamaggiore”, infatti, nel corso dei servizi di controllo nei confronti di persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, si sono recati presso l’abitazione dell’uomo costatandone l’assenza.
A nulla è valsa la dichiarazione di un familiare che tentava di procurargli un alibi, affermando che l’uomo si era recato in ospedale perché colto da un malore.
Gli accertamenti svolti dai poliziotti, presso la struttura ospedaliera, hanno dimostrato che l’uomo non era mai giunto in quel pronto soccorso.
Ad un successivo controllo presso l’abitazione di Marzano, circa 40 minuti dopo averne constatato l’assenza, gli agenti lo hanno trovato in casa arrestandolo.
Stamane, nel corso del processo con rito per direttissima, essendo stati richiesti dal legale i termini a difesa, l’A.G. ha imposto il ripristino degli arresti domiciliari, in attesa di un nuovo processo.