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I Falchi arrestano il nipote di un elemento di spicco del Clan Contini intercettato nel corso dei controlli del territorio armato di lupara

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I Falchi arrestano il nipote di un elemento di spicco del Clan Contini intercettato nel corso dei controlli del territorio armato di lupara

sequestrato un fucile modificato con il relativo munizionamento

Una pattuglia della sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile – da tutti conosciuti come i “Falchi”, nella serata di ieri, dopo essere intervenuti in ausilio agli agenti della sezione Volanti, impegnati nell’arresto di due rapinatori, sorpresi in flagranza in una pizzeria, si sono imbattuti negli occupanti di uno scooter Honda Sh.

I poliziotti, infatti, impegnati nei consolidati servizi di prevenzione e controllo del territorio, volti al contrasto della criminalità comune, nel mentre erano in transito in Via Arenaccia, angolo Via Martiri d’Otranto, hanno dapprima udito l’esplosione di colpi d’arma da fuoco e, successivamente un bagliore, dovuto all’esplosione.

Prontamente i Falchi, avendo notato che la detonazione era dovuta all’esplosione di un colpo di fucile, ad opera di due individui a bordo di scooter, hanno subito raggiunto i due.

Alla vista degli agenti, benché gli fosse stato imposto l’Alt Polizia, i due non solo tentavano di speronare la moto quando poi, il passeggero puntava contro i Falchi un’arma tipo lupara, incitato dal conducente a sparare.

Favoriti dall’agilità dello scooter sul quale viaggiavano, i due malviventi sono riusciti ad imboccare Corso Garibaldi ove, nonostante l’ora tarda, erano presenti diversi automobilisti.

Il conducente, continuava nell’esortare il complice a sparargli, avendo riconosciuto d’essere inseguito dai Falchi della Polizia di Stato.

E’ stato solo grazie alla professionalità dei poliziotti che si è evitato il peggio.

Il poliziotto alla guida, infatti, abilmente  nell’inseguire i due, ha evitato la loro traiettoria di tiro.

Le manovre azzardate, compiute dal conducente dello scooter, hanno fatto sì che questo perdesse il controllo del mezzo, rovinando al suolo.

 Nella caduta, il passeggero perdeva l’arma che, immediatamente, riusciva a recuperare fuggendo, in direzione opposta al suo complice.

Il giovane, poi identificato per Pietro Cerbone, pregiudicato per rapina, di 26anni, con un balzo riusciva a raggiungere Via Cesare Abba ma, vedendosi inseguito da un poliziotto, nascondeva sotto un’auto in sosta il fucile, un Bernardelli, alterato nella forma e nella potenzialità, avendo sia le canne che il calcio segate .

Il 26enne, raggiunto dal poliziotto, ha ingaggiato un vero corpo a corpo, avendo la peggio.

Nel corso dell’operazione, purtroppo, la presenza di molti curiosi ha ostacolato  l’attività dei poliziotti.

 Il poliziotto, infatti, con non poche difficoltà, è riuscito a bloccare il 26enne che continuava a dimenarsi per eludere l’arresto.

Sequestrato uno zaino, all’interno del quale sono state rinvenute 8 pallottole, calibro 12, a palla elicoidale, del tipo utilizzate per la caccia al cinghiale, oltre ad un coltello a serramanico, il tutto nella disponibilità dell’arrestato.

Entrambi i poliziotti hanno riportato lesioni guaribili in 10 giorni.

Cerbone, nipote del boss Nicola Rullo elemento di spicco del Clan Contini,  è stato arrestato in quanto responsabile, in concorso con altra persona riuscita a dileguarsi, dei reati di tentato omicidio, esplosione di colpi d’arma da fuoco, porto di arma comune da sparo con relativo munizionamento, alterazione di arma da sparo, porto ingiustificato di coltello, minacce, resistenza a P.U. e lesioni a P.U.

 

 


12/05/2017

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