Denunciate 4 persone e sequestrati 88 telefoni cellulari – 48 pc e 20 tablet di dubbia provenienza
La Polizia di Stato, al fine di ripristinare la legalità in una zona come quella di Porta Nolana, crocevia di molti cittadini extracomunitari dediti a delinquere, nella serata di ieri, è intervenuta in Via Gabella della Farina, in un locale adibito ad esercizio commerciale, denunciando 4 persone, in stato di libertà, perché responsabili, in concorso tra loro, del reato di ricettazione .
L’intervento degli agenti della sezione “Volanti” del Commissariato di Polizia “Vicaria-Mercato” e degli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale ha portato alla luce un vero e proprio centro di riparazione e vendita di apparecchiature elettroniche di dubbia provenienza, gestito senza alcuna autorizzazione.
La morfologia del territorio, che si snoda in un dedalo di vicoli, purtroppo, rende complicato e per nulla agevole gli interventi delle Forze di Polizia.
I poliziotti, abilmente, da due diversi punti, sono riusciti ad accedere nella zona, creando l’effetto sorpresa.
Un cittadino di nazionalità pakistana, di 29anni, è stato bloccato in strada, nei pressi del locale ove, poi, è stata fatta irruzione.
L’uomo, che indossava uno zainetto a tracolla, era in possesso di 5 smartphone di ultima generazione e parti di telefoni, senza saper fornire spiegazioni.
Nel locale, invece, oltre alla presenza di tre persone, due cittadini pakistani, rispettivamente di 18 e 34 anni, ed un cittadino algerino di 32 anni, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato una moltitudine di apparecchi elettronici, catalogati tra smartphone, pc, tablet, videogiochi, macchine fotografiche e videocamere.
Sequestrati, infatti, ben 88 telefoni cellulari, 48 p.c, 20 tablet, oltre a numerosi hard-disk, macchine fotografiche, videocamere, lettori per dvd, playstation, chiavette di memoria usb, nonché display, scocche e parti di telefoni.
Nel corso del controllo, gli agenti hanno accertato che il locale era fornito di energia elettrica, nonostante il contatore fosse disattivato, motivo per il quale il 34enne ed il 18enne, dichiaratesi responsabili dell’attività commerciale, sono stati denunciati, in stato di libertà, anche per il reato di furto di energia elettrica.