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La Polizia di Stato sequestra beni per 2 milioni di euro

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Sequestrati un appartamento panoramico a Ischia, ditte di abbigliamento, veicoli e terreni

A seguito di una complessa attività di indagine patrimoniale, tesa all' aggressione dei patrimoni di mafia, gli agenti della Polizia di Stato - Divisione Anticrimine della Questura di Napoli (Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali) hanno dato esecuzione al decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Napoli -Sezione Misure di Prevenzione-, ai sensi della normativa antimafia, nei confronti di Salvatore ZINZI, nato a Napoli il 27.03.1951.

Il predetto è stato condannato in primo grado con sentenza emessa il 30 ottobre 2007 dal Tribunale di Napoli alla pena di anni 8 di reclusione per partecipazione all'associazione di tipo mafioso denominata "Alleanza di Secondigliano", famigerato sodalizio camorristico promosso, diretto ed organizzato da Edoardo CONTINI e dai fratelli Vincenzo, Pietro e Maria LICCIARDI; mentre veniva assolto dall'altro capo di imputazione del reato di riciclaggio. La Corte di Appello di Napoli con sentenza, definitiva emessa in data 20.10.2009 assolveva Zinzi Salvatore da tutte le imputazioni a suo carico.

Il Tribunale di Napoli- Sezione Misure di Prevenzione, oltremodo, pur in presenza della sentenza di assoluzione, in ragione dei diversi presupposti tra il procedimento penale e quello di prevenzione, per il quale non è determinante una condanna o assoluzione per un determinato fatto reato, acclarava l'esistenza di elementi indiziari tali da far fondare una valutazione di pericolosità nei confronti dello Zinzi Salvatore, qualificata in considerazione della natura dei legami criminali intrapresi con il sodalizio organizzato di stampo mafioso denominato Alleanza di Secondigliano

(sebbene fino al 2003, epoca in cui si ferma la contestazione associativa), sufficienti per l'emissione di misura patrimoniale ai sensi della normativa antimafia.

Le risultanze processuali consentivano, infatti, di acclarare il ruolo associativo rivestito da ZINZI Salvatore, nell'ambito della struttura imprenditoriale-commerciale del sodalizio camorristico denominato Alleanza di Secondigliano, che si occupa della effettiva dislocazione all'estero dei punti aventi ad oggetto la vendita e comunque la messa in circolazione di capi di abbigliamento, prodotti industriali, macchine fotografiche ed altri oggetti di consumo con marchi contraffatti, il tutto in ausilio del dominus del settore, il fratello Zinzi Pasquale (condannato con sentenza passato in giudicato per associazione di stampo mafioso) che aveva il compito ed anche l'onere di gestire le attività commerciali poste in essere dal clan e di rispondere ai capi del loro andamento economico.

Il citato decreto, emesso dal Tribunale di Napoli in accoglimento di articolata proposta del Questore di Napoli, formulata a seguito di complessa e prolungata attività investigativa svolta dalla suddetta Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali, ha disposto il sequestro dei seguenti beni, risultati nella disponibilità di ZINZI e formalmente intestati a lui ed ai suoi figli, la cui acquisizione può ritenersi frutto o reimpiego di illecite attività.

- Appartamento con vista panoramica sito sull'isola di Ischia ( NA) nel comune di Serrara

Fontana;

- Terreno sito in Ischia (NA) nel comune di Serrara Fontana della consistenza di circa 2 are;

- Appartamento sito in Napoli alla via Santa Maria Avvocata;

- Autorimessa sita in Napoli alla via Salita Pontenuovo;

- Ditta individuale in Pozzuoli, operante nel commercio al dettaglio di abbigliamento;

-Ditta individuale in Marano di Napoli (NA) operante nel commercio al dettaglio di abbigliamento;

- Quote sociali per il 40% di una società con sede legale in Napoli al centro direzionale;

- nr. 3 veicoli;

- nr 12 rapporti finanziari e bancari intrattenuti presso vari istituti di credito dislocati sul

territorio nazionale:

Il valore complessivo dei beni posti sotto sequestro ammonta a circa 2 milioni euro.


16/12/2015

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