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LA POLIZIA DI STATO NEL GIORNO DEL 22ESIMO ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI CAPACI INCONTRA GLI STUDENTI A VIMCERCATE DOVE E’ ESPOSTO L’ALBERO DEI TUTTI, OPERA DEDICATA A TUTTE LE VITTIME DI MAFIA

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progetto scuola

Nella mattinata di domani, 23 maggio, giorno in cui ricorre il 22esimo anniversario dalla strage di Capaci, la Polizia di Stato incontrerà a Vimercate presso il MUST, nel Cortile d’onore di Villa Sottocasa, dove, dallo scorso aprile, è presente l’opera “L’Albero dei Tutti” di Gregor Prugger, dedicata a tutte le vittime civili e militari della lotta alle mafie, gli studenti di alcuni istituti scolatici. Sono circa 80 i bambini che dalle 9.00 alle 13.00 saranno coinvolti nell’iniziativa di domani, che si propone di commemorare le vittime della mafia e di promuovere presso le nuove generazioni la cultura della legalità, della giustizia e della lotta alla criminalità. Altri 80 bambini hanno svolto il medesimo percorso di legalità il 14 maggio scorso. Le scuole coinvolte sono state l’Istituto Comprensivo Manzoni e l’Istituto Comprensivo Don Milano di Vimercate, l’Istituto Comprensivo Via Europa di Bernareggio e la Scuola Primaria A. Manzoni di Bovisio Masciago. Gli studenti, accompagnati dalle loro insegnanti, oltre ad ammirare l’opera e coglierne il significato da vicino, hanno altresì potuto fare un percorso di educazione stradale, grazie ai poliziotti della Sezione Polizia Stradale di Monza, inoltre hanno potuto vedere da vicino le attività di rilevamento di impronte e di sopralluogo di una scena del crimine, con il personale del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica della Questura di Monza e della Brianza. Hanno avuto anche la possibilità di assistere ad una esercitazione di un team di artificieri e di un’unità cinofila antiesplosivo, reparto speciale della Polizia di Stato, che intervengono in caso di ritrovamento di pacchi sospetti, per la relativa bonifica e per escludere la presenza di materiale esplosivo. L’Albero dei Tutti è un’opera d’arte contemporanea rappresentativa del gruppo d’inchiesta, della qualità del lavoro umano di gruppo, il pool antimafia, insieme variegato per esperienze e formazione dei singoli componenti, nato dalle idee rivoluzionarie dei magistrati Costa e Chinnici e continuato con gli investigatori straordinari, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Infatti, per gli equilibri dei clan mafiosi ciò che risultò letale fu lo scambio continuo, tra i magistrati del gruppo d’inchiesta, di dati, elementi, fatti e circostanze di potenziali ed effettivi criminali. L’opera estrinseca la metafora di come un albero vive di tutti i suoi rami innalzandosi alla luce e cresce nello sforzo delle radici, così fecero quegli uomini coraggiosi. L’opera vuole esaltare il valore della sovversione delle abitudini consolidate: l’introduzione e l’affermazione del lavoro di gruppo, dove era prevalente ed esclusivo il lavoro individuale e solitario del magistrato. Si tratta di un unico oggetto assoluto e simbolico, nato da una pianta recisa, che comprende sia i caduti che hanno scelto di combattere, ma anche quei bambini assassinati e morti innocenti, più innocenti degli altri. L’opera è arrivata a Vimercate, nella Provincia di Monza e della Brianza, il primo comune in Lombardia che la ospita, dopo aver viaggiato in diverse città d’Italia: Palermo, Roma, Trieste, Firenze, Forlì, Taranto, grazie al Comune di Vimercate ed alla Fondazione Falcone, ed in particolare al suo Curatore Generale Alessandro de Lisi. Un’opera colossale che ha richiesto l’impegno di molti, tra cui la Polizia di Stato di Monza e della Brianza ed i Vigili del Fuoco del Comado Provinciale di Monza, per il trasporto nel luogo dove potrà essere ammirato fino a fine maggio, e precisamente nel Cortile d’Onore di Villa Sottocasa, a Vimercate. L’Albero dei Tutti è la più grande scultura sulla memoria della lotta alle mafie al mondo, lungo 13 metri, largo 6 metri ed alto 6 metri, del peso di 400 kg. 

Tratto e ritratto da un albero vero, tagliato dal bosco per rinascere, seppur reciso, ogni volta che verrà esposto. Lo stesso legno delle pale d’altare e delle statue del presepe di San Francesco. L’intento della Fondazione Falcone è che il suo viaggio non abbia fine, come non deve avere fine la memoria per l’impegno delle vittime di mafia.


22/05/2024

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