Nell’ambito delle attività di prevenzione generale, vigilanza e controllo del territorio svolte dalla Questura, al fine di contrastare i fenomeni di criminalità diffusa, nonché nel contesto delle costanti verifiche sull’osservanza della normativa vigente in tema di esercizi commerciali, nel pomeriggio del 5 novembre scorso, su disposizione del Questore della provincia Marco Odorisio, personale della Questura di Monza e della Brianza, unitamente a due equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Milano e a pattuglie delle Polizie Locali competenti per territorio, ha svolto controlli mirati nelle aree dei comuni di Carnate e Mezzago maggiormente interessate dai fenomeni delittuosi e di degrado urbano, individuati, soprattutto, in risposta alle segnalazioni della cittadinanza.
Nel corso del controllo sono state identificate 41 persone, di cu 13 con precedenti di polizia, e controllate 17 autovetture.
Durante le verifiche all’interno di due minimarket alimentari ubicati a Carnate, rispettivamente in via Roma, n. 37 e via Libertà, n. 1, veniva rilevata la mancata esibizione, imposta dalle norme vigenti, della cartellonistica relativa ai prezzi dei prodotti in vendita e agli orari di apertura e chiusura dell’esercizio commerciale. Pertanto, venivano contestate le violazioni amministrative ed elevate le relative sanzioni.
Inoltre, nella notte del 5 novembre scorso, alle ore 2.50 circa, nell’ambito dell’ordinaria attività di controllo del territorio del capoluogo monzese, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico unitamente al personale della Sezione Polizia Stradale di Monza, dopo aver notato un veicolo che ha attirato l’attenzione degli operatori per la sua andatura in questo viale Brianza, ne sottoponeva a controllo gli occupanti, i quali risultavano entrambi minorenni. Nel dettaglio, il conducente risultava non aver ancora compiuto gli anni 16 e, quindi, sprovvisto della necessaria patente B.
Pertanto, i poliziotti contattavano la madre del giovane, a carico della quale veniva elevata la sanzione amministrativa prevista per gli esercenti la responsabilità genitoriale che non impediscano ai figli minorenni di porsi alla guida dei veicoli di loro proprietà.
Inoltre, l’autovettura risultava priva di revisione in corso di validità, essendo quest’ultima scaduta da ben 6 mesi; di conseguenza, alla donna veniva contestato un ulteriore illecito amministrativo, al quale si aggiungeva la sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo come previsto dal Codice della Strada.
Analoghi servizi continueranno nei prossimi giorni.