La Polizia di Stato della Questura di Monza e della Brianza ha aperto le proprie porte alle ragazze e ai ragazzi speciali dell’Istituto Professionale per i Servizi “Adriano Olivetti” di Monza, per un incontro formativo sul tema della legalità ed in particolare sulle regole di sicurezza dell’ambiente stradale, oltre che per far conoscere loro il mondo della Polizia di Stato da vicino ed in particolare, della Polizia Stradale, della Polizia Scientifica con la prova della rilevazione delle impronte digitali e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico con la visita presso la Sala Operativa della Questura.
La loro giornata in Questura, svoltasi lunedì, 15 gennaio, dalle ore 09.30 alle ore 12.00, ha avuto inizio con il trasporto dalla loro scuola agli Uffici di Via Montevecchia nr. 18, a bordo del pullman della Polizia di Stato del III Reparto Mobile di Milano. Arrivati in Questura sono stati accolti dagli operatori dell’Ufficio di Gabinetto e dai volontari dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, i quali dopo aver spiegato loro le funzioni della Questura e dei poliziotti sul territorio provinciale.
Gli ospiti sono stati guidati in un percorso tematico e interattivo in merito alle attività istituzionali della Polizia di Stato nel suo complesso, attraverso la visione del video “ESSERCI SEMPRE….” e di un video dell’agente speciale Kyra, il cane poliziotto in servizio presso lo Scalo Aeroportuale di Milano Malpensa.
Di particolare interesse per i ragazzi è stata la lezione riguardante i segnali stradali e il rispetto delle regole del Codice della Strada e quando si è alla guida di un mezzo come la bicicletta. Ma non solo, di grande impatto sono stati anche i video dei “crash test”, da cui hanno potuto vedere da vicino i pericoli che si corrono quando non si allacciano, o non si allacciano correttamente, le cinture di sicurezza nelle autovetture.
I ragazzi e le ragazze hanno poi avuto modo di conoscere, nello specifico, l’attività svolta dalla Polizia Scientifica che, dopo aver raccontato di cosa si occupano, hanno dato prova di come viene ricercata e repertata un’impronta digitale, attraverso quelle che dai poliziotti vengono chiamate “polveri magiche”.
Per concludere in bellezza il pomeriggio, i ragazzi sono saliti sulla Pantera della Polizia di Stato e visitato la Centrale Operativa della Questura e hanno salutato in coro, tramite la radio, i poliziotti delle volanti che prestavano servizio sul territorio in quel momento.
L’iniziativa mira a rimarcare la vicinanza della Polizia di Stato ai cittadini e ai loro bisogni, rafforzando il senso di “inclusione”, “prossimità” e “solidarietà” che ogni giorno le poliziotte e i poliziotti tentano di trasmettere attraverso il loro impegno quotidiano.