Nella giornata di lunedì 25 luglio 2022, personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza e della Brianza ha eseguito l’accompagnamento presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Torino di un cittadino pakistano del 1985, irregolare da alcuni anni e resosi colpevole di spaccio di eroina in concorso con altre persone nella provincia di Macerata.
Lo straniero aveva ottenuto nel 2011 la protezione sussidiaria dalla Commissione Territoriale di Bari, successivamente rinnovata fino al 2019, ma nel 2016 veniva arrestato da personale del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ancona, in quanto sorpreso, con altri due connazionali, in possesso di 500 grammi di eroina. Il gruppo effettuava il trasporto della sostanza stupefacente che poi veniva presa in consegna da altri con successivi passaggi per celare l’attività delittuosa.
Lo straniero veniva condannato in via definitiva alla pena di quattro anni di reclusione, da scontarsi agli arresti domiciliari, e alla multa di € 3.000,00 dalla Corte d’Appello di Ancona che ne disponeva, a pena espiata, l’espulsione dal territorio nazionale, ritenendolo soggetto socialmente pericoloso. Lo stesso, infatti, nel corso della detenzione domiciliare, continuava a frequentare soggetti poco raccomandabili e, poiché nel corso dei controlli disposti nei suoi confronti veniva più volte trovato in possesso di sostanza stupefacente e telefoni cellulari, ne veniva disposta la custodia in carcere. Il cittadino pakistano, infatti, privo di attività lavorativa e di fonti di mantenimento lecite, di fatto perseverava nelle sue occupazioni illecite, dimostrandosi inserito a pieno titolo in un’attività delinquenziale afferente il traffico di notevoli quantità di sostanze stupefacenti.
Oggi per il cittadino pakistano è stata eseguita l’espulsione dal territorio dello Stato come soggetto socialmente pericoloso e, grazie al posto messo a disposizione dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, lo straniero è stato accompagnato e collocato da agenti della Questura presso il C.P.R. di Torino, ove sarà trattenuto per il tempo necessario all’esecuzione del provvedimento espulsivo per il definitivo allontanamento dal territorio nazionale.