Nella serata di ieri martedi 15 febbraio, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti, nell’ambito delle attività di vigilanza controllo del territorio, soprattutto delle aree urbane maggiormente esposte a fenomeni delittuosi, è intervenuto su segnalazione pervenuta alla sala operativa della Questura presso il centro commerciale “Iper”, sito in via della Guerrina 98, ove era stato segnalato il furto di un computer portatile dal negozio “Unieuro”, sito al primo piano dello stabile.
L’autore del furto, un cittadino georgiano quarant’enne, individuato con certezza come esecutore materiale del reato tramite la visione dei filmati del sistema di videosorveglianza, è stato arrestato in flagranza dai poliziotti e, a seguito di perquisizione personale, sorpreso in possesso della refurtiva ossia un MacBook Air Pro del valore di 2.369,00 euro, nascosta sotto gli indumenti.
A conferire marcata gravità alla condotta criminosa è stata la particolare modalità d’esecuzione del furto. Infatti, all’esito della perquisizione, i poliziotti hanno rinvenuto, occultata dallo straniero unitamente al corpo del reato, una lamina di metallo munita di nastro biadesivo, utilizzata per bloccare la linguetta sottostante il dispositivo antitaccheggio e neutralizzarne il sensore di attivazione, inibendone, pertanto, il segnale sonoro d’allarme.
Questa ingegnosa e fraudolenta tecnica aveva consentito al georgiano di uscire indisturbato dal negozio.
Per sua sfortuna, un addetto alla videosorveglianza, insospettito dal fare guardingo e dalle rapide mosse eseguite sul computer dall’uomo, aveva allertato la locale Centrale Operativa, dando avvio al rapido intervento della Volante.
Giova precisare che l’arrestato non è nuovo a simili atti criminali e, in particolare, a reati contro il patrimonio; infatti, nel luglio 2021 era stato arrestato per tentato furto in abitazione unitamente ad altri soggetti ed era stato destinatario di un provvedimento di espulsione.
A seguito dell’arresto, nella odierna mattinata si è celebrata l’udienza del giudizio direttissimo innanzi al Tribunale delle Repubblica di Monza, che ha convalidato l’arresto ed ha disposto il divieto di dimora in Lombardia e concesso il nulla osta all’espulsione, provvedimento adottato dal Prefetto ed eseguito dal Questore di Monza e della Brianza con la misura alternativa al trattenimento presso il CPR, per il definitivo allontanamento dal territorio nazionale.