Nell’ambito delle attività di vigilanza e controllo del territorio, la Questura ha intensificato i servizi soprattutto nei fine settimana e nelle aree del centro storico cittadino, anche in ragione della c.d. “movida serale” al fine di evitare assembramenti e verificare il rispetto della normativa anticovid.
In particolare, nei giorni scorsi era pervenuta una segnalazione di alcuni cittadini che lamentavano una situazione di degrado urbano nell’area di Piazza Carrobiolo a Monza soprattutto in corrispondenza del fine settimana.
Veniva pertanto predisposto dal Questore uno specifico servizio per la serata di sabato 12 febbraio, con equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico-Squadra Volante della Questura e del Comando Polizia Locale di Monza, che verso le ore 22 si recavano nella citata Piazza sopraggiungendo da via Frisi e via Sanzi, sorprendendo un centinaio di ragazzini, i quali alla vista degli agenti tentavano, con un rapido “fuggi fuggi” di disperdersi lungo direzioni diverse.
Gli operatori procedevano così ad identificare 41 giovani tutti minori di età compresa tra i 14 e 17 anni, e due neomaggiorenni, rinvenendo a terra bottiglie di superalcolici del tipo whisky, vuote ed appena consumate.
I giovani, provenienti dai comuni della provincia riferivano di essere giunti in piazza Carrobiolo per trascorrere la serata, portandosi le bevande da casa.
Gli agenti quindi invitavano gli stessi ad assumere un comportamento consono al rispetto delle regole ed attendevano sul posto l’arrivo dei genitori dei ragazzini che li riprendevano in consegna accompagnandoli a casa.
In corso accertamenti al fine di riscontrare la riconducibilità delle bottiglie di superalcolici ad alcuni componenti dei gruppi, trattandosi di minori verso i quali non possono essere cedute tali tipi di bevande.
Al riguardo, il Questore della provincia di Monza e della Brianza Marco Odorisio sottolinea “ la pericolosità per i giovanissimi di assumere bevande superalcoliche, dannose per la salute degli stessi ragazzi, in quanto non solo alterano le proprie capacità e senso critico se assunte in eccesso, ma che producono anche altri tipi di conseguenze, nel medio e lungo periodo. Ed un invito ai genitori sul rendere consapevoli i propri figli e responsabilizzarli su tali rischi, in un’ottica di prevenzione da pericolose derive”.