Nelle giornate di domenica 6 e lunedì 7 febbraio, personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura ha espulso dal territorio nazionale due cittadini stranieri gravati da numerosi precedenti penali e socialmente pericolosi.
Domenica 6 febbraio Agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura hanno accompagnato presso il C.P.R. di Bari, ove sarà trattenuto in attesa definitivo allontanamento dal territorio italiano, un cittadino tunisino del 1990 appena scarcerato dopo aver scontato una pena detentiva di un anno e due mesi per tentata rapina e ricettazione e tentato furto.
Nel 2016 il tunisino aveva ottenuto un permesso di soggiorno per aver sposato una cittadina italiana, successivamente revocato nel 2018 poiché, essendosi separato dalla donna, non sussistevano più le condizioni per la sua permanenza in Italia. Dal 2017 in avanti si era reso responsabile di numerosi furti su autovetture e in abitazione e di alcune rapine, oltre a essere stato coinvolto in una rissa fra connazionali. Nel 2020, al suo rientro in Italia dalla Tunisia, era stato fermato in frontiera in quanto sottoposto alla revoca del permesso di soggiorno, ma era riuscito a darsi alla fuga, facendo perdere le sue tracce. Nel 2021, infine, era stato colto in flagranza di furto su un’autovettura: in quell’occasione era scattata la cattura per il cumulo delle pene inflittegli.
Nella giornata di ieri lunedì 7 febbraio è stata la volta di un cittadino albanese del 1992, irregolarmente presente in Italia dal 2013, che è stato accompagnato dagli agenti della Questura di Monza e della Brianza presso l’aeroporto di Milano Malpensa, imbarcato su un volo di linea e rimpatriato in Albania. Lo stesso, colpevole di numerosi reati di varia natura, fra cui furto aggravato, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, uso di atto falso, guida
senza patente, possesso ingiustificato di armi e arnesi atti allo scasso, era stato già espulso dal territorio nazionale nel 2016, ma era rientrato irregolarmente in Italia, senza rispettare il termine della durata del divieto di reingresso.
Per questo motivo era stato arrestato e successivamente sottoposto agli arresti domiciliari, dai quali però era evaso, violando gli obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria. Per il cittadino albanese, che era stato condannato a circa tre anni di reclusione per gli svariati reati commessi, il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha disposto l’espulsione come misura alternativa alla detenzione in carcere, motivo per cui, non appena scarcerato, è stato accompagnato alla frontiera di Milano Malpensa per essere rimpatriato. Nelle due settimane appena trascorse, sussistendone i presupposti normativi, la Questura ha proceduto a 4 collocamenti nei CPR e 3 allontanamenti alla frontiera a carico di altrettanti cittadini stranieri socialmente pericolosi.