Non potranno accedere a tutti gli impianti sportivi per 1 anno, i 4 soggetti che hanno preso parte, nei pressi del centro sportivo CGB di via Manin, alla rissa al termine della partita di Calcio dilettantistico, tra CGB Brugherio e Città di Brugherio, valida per il campionato Juniores.
Il DASPO prevede il divieto di accedere a tutti gli impianti sportivi (comprese le zone antistanti agli stessi) del territorio nazionale e degli altri stati membri dell’UE ove si disputano le manifestazioni calcistiche, anche amichevoli ampiamente pubblicizzate, dei Campionati di Serie A, B e C, Lega nazionale Dilettanti e Juniores nonché dei tornei nazionali e internazionali.
Il divieto è esteso alla città di Brugherio, nelle zone antistanti l’impianto sportivo del CGB Brugherio ed in particolare dalle aree circoscritte dalle vie Daniele Manin, Aldo Moro, Santo Antonio, Brianza, San Pio X.
È questa la decisone del Questore di Monza e della Brianza che ha emesso la Misura di Prevenzione del DASPO Sportivo a seguito dell’attività sinergica tra i Carabinieri della Stazione di Brugherio e la Divisione Anticrimine della Questura di Monza e della Brianza.
I fatti, ricostruiti meticolosamente dai militari della Stazione Carabinieri di Brugherio, risalgono al 16 maggio scorso, durante il derby molto sentito in città. In campo erano volate parole grosse e qualche spintone tra alcuni componenti delle squadre, 4 dei quali espulsi, che avevano coinvolto (seppur solo verbalmente) anche alcuni tifosi assiepati all’esterno della recinzione, stante il divieto di accesso legato alle restrizioni connesse all’emergenza sanitaria.
I disordini sono poi proseguiti al termine dell’incontro dove, nel parcheggio antistante lo stadio, a seguito di provocazioni e minacce è scoppiata una rissa tra tifosi, a cui ha partecipato anche un giocatore minorenne del “Città di Brugherio”, che si sono colpiti con calci e pugni, creando una situazione di pericolo per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, rientrata solo grazie all’intervento di alcuni presenti.
La Questura, nella più ampia ottica di recuperare la giusta dimensione sociale dello sport e garantire la fruibilità in sicurezza degli impianti sportivi, ribadisce con l’adozione dei citati provvedimenti, la volontà di bandire qualunque forma di violenza e intemperanza nelle manifestazioni sportive.