Si è tenuta questa mattina nel cortile della Questura di Monza e della Brianza, nella giornata dedicata alla commemorazione delle vittime delle foibe, denominata il “Giorno del Ricordo”, che cade lunedì 10 febbraio, la cerimonia in ricordo del Questore Reggente della città di Fiume Giovanni Palatucci, che proprio il 10 febbraio, del 1945, è morto, a soli 35 anni, nel campo di concentramento di Dachau, pochi mesi prima della liberazione dell’Europa dal nazifascismo, dopo aver salvato centinaia di ebrei, italiani e stranieri, dalle persecuzioni razziali, dal 1937, anno della sua assegnazione a Fiume come responsabile dell’Ufficio Stranieri, sino al 13 settembre 1944, giorno del suo arresto, eseguito dal tenente colonnello Kappler.
Nella cerimonia, che si è tenuta alla presenza del Vicario del Prefetto di Monza e della Brianza, dott. Corrado Conforto Galli, del cappellano della Polizia di Stato, Don Gianluca Bernardini, di rappresentanti dell’ANPS e delle organizzazioni sindacali, dopo un breve momento di raccoglimento per esprimere condanna al nazionalismo estremo, all’odio etnico ed all’ideologia violenta, il Questore di Monza e della Brianza dott. Michele Davide Sinigaglia ha ricordato la figura di Giovanni Palatucci, medaglia d’oro al merito civile, dichiarato “Giusto tra le Nazioni” (massima onorificenza concessa dallo Stato di Israele), proclamato nel 2004 dal Vaticano “Servo di Dio” (titolo attribuito alle persone per le quali è stato avviato il processo di canonizzazione). Nell’occasione è stata scoperta una targa in suo onore ed è stato piantumato un albero di ulivo, simbolo di pace, rinascita, pazienza e perdono, collocato in prossimità dell’ingresso della Questura.